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Censimento comunale dei terreni incolti per la lotta alla flavescenza

19 Comuni roerini dicono stop alla flavescenza

RODELLO L’Amministrazione comunale sta effettuando sopralluoghi sul territorio per quantificare e individuare i vigneti abbandonati e i terreni incolti. Da un lato c’è l’obiettivo di valorizzare la zona in modo adeguato al riconoscimento Unesco, dall’altro c’è quello di salvaguardare la stessa dai danni causati dalla flavescenza dorata, malattia diffusa da un insetto che prospera proprio nei boschi, nei gerbidi e negli incolti. I terreni non coltivati dovrebbero essere trinciati almeno una o due volte l’anno e i vigneti abbandonati sarebbero da estirpare o da dare in affitto a qualcuno che se ne curi. Insomma, si rende necessaria una bonifica.

«Il riconoscimento Unesco è stato dato alle Langhe per il patrimonio viticolo e le sue colline uniche. Un patrimonio che oggi è esposto a una malattia da curare. Pertanto il nostro impegno è quello della tutela del territorio e dei suoi coltivatori», spiega il sindaco Franco Aledda.

Il problema è comune ad altri paesi. Il primo cittadino di Rodello ha dato la disponibilità del rappresentante Coldiretti a valutare ogni singolo caso e a definire una soluzione. Si possono richiedere incontri o informazioni tramite e-mail, all’indirizzo fr.aled da@alice.it o telefonando al numero 333-16.30.927.

«Con il nuovo Piano regolatore, l’Amministrazione ha già improntato il territorio alla sua salvaguardia. Meno consumo di suolo, recupero dell’esistente e compensazioni ambientali sono gli ingredienti che tendono a valorizzare il nostro bene paesaggistico e ambientale. Per dare un valore aggiunto a quanto appena esposto dobbiamo agire a tutela dei nostri coltivatori», prosegue Aledda.

«In certi casi la nostra intermediazione ha fatto sì che alcuni vigneti siano stati messi in vendita e alcuni dati in comodato così da ridisegnare le nostre colline. Abbiamo già individuato altri appezzamenti che saranno oggetto del nostro intervento facendo rispettare il regolamento di polizia rurale», conclude il sindaco Aledda.

Giorgia Barile

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