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Si firma l’intesa tra Alba e Montà per il museo del tartufo

Si firma l’intesa tra Alba e Montà per il museo del tartufo

PROGETTI Appare più vicina la realizzazione del museo diffuso del tartufo bianco d’Alba. Giovedì 23 novembre l’assessore al turismo della Regione Antonella Parigi e i sindaci di Alba Maurizio Marello e di Montà Giuseppe Costa hanno firmato il protocollo d’intesa per realizzare la struttura “a due teste”, con lo sguardo rivolto anche a Roddi che sarà, invece, sede della scuola internazionale di cucina del tartufo bianco d’Alba. Il protocollo sarà firmato ufficialmente ad Alba nella mattinata di giovedì 14 dicembre, al termine della premiazione del progetto “Dopo l’Unesco, agisco”.

A Montà il museo sarà multimediale, incentrato sul prezioso tuber, e sarà ospitato nei sotterranei di piazza Vittorio Veneto. Ad Alba la struttura – con una superficie espositiva di circa 600 metri quadrati –sarà collocata alla Maddalena, nella manica di edificio di maggiore valore, affacciata su via Maestra. Al museo del tartufo si accederà dal nuovo varco su piazza Falcone e, da quel punto, dallo scalone monumentale, di recente recuperato.

I contenuti del polo albese sul tuber magnatum Pico verteranno su: il mito e la ricerca scientifica e storica, il legame con la cucina e il territorio e quello con la cultura di massa. Quelli del museo roerino invece su: l’habitat del tartufo, il tuber, l’uomo e il cane e il coinvolgimento emotivo del visitatore.
Il logo sarà unico e simili saranno le locandine e la cartellonistica che verranno posizionate nell’Albese per pubblicizzare il museo diffuso. La Regione pare stanzierà un primo contributo di 15mila euro e lancerà un bando per la progettazione.

Il sindaco Maurizio Marello commenta: «Finalmente ci sarà l’avvio formale, con la firma del protocollo d’intesa. Alba destinerà al museo la manica più importante del complesso della Maddalena con accesso dall’ingresso principale. Il museo diffuso unirà Alba con Montà e Roddi, sede della scuola internazionale di cucina del tartufo bianco».

Il costo previsto è di 1,8 milioni per Alba e di 1,6 milioni per Montà. Soldi che proverranno dalla Regione, con la possibilità di accedere anche a fondi Unesco.

m.p.

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