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Troppa burocrazia per i piccoli paesi

Troppa burocrazia per i piccoli paesi

ENTI LOCALI Arriva una nuova delibera sul tavolo degli amministratori locali dopo l’approvazione, a settembre, della legge per la valorizzazione dei piccoli Comuni che introduceva normative per il recupero dei centri storici, opere di manutenzione del territorio, messa in sicurezza di strade e scuole, efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini e delle attività produttive. Si tratta di una proposta partita dall’Associazione nazionale piccoli Comuni (Anpci) presieduta dal sindaco di Marsaglia Franca Biglio e adottata da molte Amministrazioni per chiedere la valorizzazione dei piccoli centri, ma soprattutto risposte alla necessità di semplificazione degli adempimenti normativi.

Spiega il sindaco di Cravanzana Gianluca Fresia: «La delibera è stata voluta per fare fronte compatto su un tema caro a tutti i piccoli centri, ovvero la semplificazione burocratica. Una volta approvata, è previsto che ciascun Comune ne invii il testo agli altri, in modo da lavorare in rete. La delibera sarà poi recapitata al presidente del Consiglio e al presidente della Repubblica».

Tra i Comuni che hanno già provveduto all’approvazione c’è San Benedetto Belbo. «Purtroppo sono numerosissimi gli adempimenti burocratici che i piccoli paesi devono portare a termine senza alcuna agevolazione rispetto a quelli più grandi. Impossibile non riflettere sul fatto che spesso i nostri piccoli centri hanno magari soltanto uno o due dipendenti comunali, i quali trascorrono buona parte delle ore di lavoro a portare avanti questionari e indagini», spiega il sindaco Emilio Porro, che aggiunge: «Siamo soddisfatti per l’approvazione della legge sui piccoli Comuni, ma ora a questi centri va offerto tempo per dedicarsi di più ai reali bisogni degli abitanti e meno alla burocrazia».

E a proposito della legge sui piccoli Comuni, nei giorni scorsi è stato approvato in Commissione bilancio un emendamento che rafforza i fondi a disposizione dal 2017 al 2023, portandolo da 100 a 160 milioni di euro. «Si tratta di un passo avanti importante, anche se ci batteremo affinché ci siano in futuro ulteriori risorse e, soprattutto, perché siano effettivamente attuate tutte le misure previste dalla legge per valorizzare i piccoli Comuni», hanno commentato i deputati Ermete Realacci (primo firmatario della legge) ed Enrico Borghi, presidente nazionale dell’Uncem.

Nei prossimi mesi potrebbero arrivare buone notizie anche per il commercio nelle zone montane. La Regione ha infatti trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie) l’istruttoria del bando per sostenere le attività commerciali nelle terre alte. Su 55 domande ammissibili al finanziamento, 29 arrivano da Comuni della provincia di Cuneo. Per l’alta Langa sono in graduatoria Paroldo, Bergolo, Camerana, Gottasecca, Arguello, Torre Bormida, Perletto, Bonvicino, San Benedetto Belbo, Levice, Mombarcaro, Castino, Castelletto Uzzone, Prunetto e Monesiglio.

Debora Schellino

Corrado Olocco

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