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Cifre da record per il turismo e relativa tassa di soggiorno

ALBA Nell’area del Comune di Alba, in dieci anni, aumentati del 56 per cento i pernottamenti
In attesa di conoscere i dati sui flussi turistici 2017 (la Regione li renderà noti a fine marzo), per cui si prevede una forte crescita, il Comune di Alba si gode i frutti di un 2017 da record. Dall’imposta di soggiorno sono entrati nelle casse di piazza Duomo ben 200mila euro, spesi per la promozione turistica, come prevede l’accordo con l’ente Turismo Alba, Bra, Langhe e Roero.

In modo particolare la cifra è stata impegnata per la valorizzazione delle manifestazioni e l’ampliamento delle proposte turistiche, per l’organizzazione di manifestazioni all’interno della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, ma anche per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Resistenze” oltre che per l’organizzazione della finale nazionale del Bocuse d’or.

Abbiamo chiesto al direttore dell’ente Turismo Mauro Carbone una relazione sui dati del 2016, partendo dalla cifra raccolta dalla tassa di soggiorno e da un dato significativo: 185mila presenze (notti dormite) nello scorso anno, solo nel territorio cittadino. Un dato che, alla luce dell’apertura dell’Alba hotel con 90 nuove stanze in città, è destinato nel 2017 a crescere in modo sostanziale.

«Dall’analisi storica dei flussi turistici relativi al territorio di Alba dal 2007 al 2016, emerge che i pernottamenti nell’area del Comune di Alba sono aumentati del 56% in dieci anni, in linea con il territorio che è cresciuto nel suo complesso del 60%. Da un’analisi più approfondita della domanda emerge che la città di Alba registra sensibilmente più pernottamenti di turisti italiani (44%) rispetto al comparto di Langhe Roero che invece registra più turisti stranieri (60%), questo è dovuto alla presenza del turismo business composto per lo più da lavoratori italiani», spiega il direttore Mauro Carbone.

La provenienza dei turisti stranieri rimane quella storica, con Svizzera, Scandinavia Benelux e Germania a farla da padrone, ma con una crescita esponenziale di turisti da Nord America e Australia.

Carbone aggiunge: «Tra i dati da sottolineare: l’area di Alba, pur rappresentando il 18% dell’offerta di mercato, assorbe il 26% della domanda turistica. È interessante rilevare la crescita del numero di strutture ricettive in città e dintorni, passate dalle 40 nel 2007 alle 94 nel 2016. Il numero di camere a disposizione ci fa comprendere che si tratta perlopiù di operatori turistici di piccole dimensioni».

Le camere sono passate da 628 nel 2007 a 954 nel 2016 ad Alba e da 4.155 a 5.389 in Langhe e Roero, con una crescita del 30%.

A voler trovare il pelo nell’uovo, l’unico dato a non essere cresciuto negli ultimi dieci anni è quello delle notti medie dormite: 2,2 nel 2007, lo stesso numero del 2016. Su questo fronte si muove l’ente Turismo per allungare il tempo medio di permanenza e facilitare i soggiorni più lunghi. Rimane invece tra le più alte d’Italia la spesa media giornaliera per turista, sopra i 190 euro al giorno, contro una media nazionale di 106 euro.

Marcello Pasquero

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