Monsignor Kientega: «C’è acqua nel pozzo!»

BURKINA FASO  Il giorno 8 dicembre, da monsignor Justin Kientega, vescovo di Ouahigouya, nel Burkina Faso, è giunta ad Alba una e-mail: «Finalmente abbiamo l’acqua nel pozzo. Dio sia benedetto! Grazie per la vostra pazienza. E un grazie di cuore alla signora Luciana Cantamessa. Buona festa dell’Immacolata».

Da quasi un anno eravamo in attesa di questa buona notizia. Purtroppo, nei primi cinque pozzi scavati erano stati trovati solo sabbia e fango. Siamo in pieno Sahel, zona predesertica, al confine con il Mali. La siccità è tremenda e le popolazioni dei villaggi devono percorrere a piedi chilometri prima di vedere una fonte d’acqua. Il “nostro” pozzo si trova in un quartiere di Kongousi, a 105 chilometri dalla capitale Ouagadougou. Nelle vicinanze, a Bam, è stato costruito il centro oftalmico con l’aiuto dagli albesi.

Il pozzo è frutto di tante offerte e del ricavato della vendita del libro di Luciana Cantamessa Una chiacchierata con il passato. «Abbiamo ancora qualche migliaio di euro da pagare e speriamo che altri ci aiutino», dice Luciana.

Monsignor Kientega: «C’è acqua nel pozzo!»

A febbraio alcuni albesi si recheranno in Burkina Faso per portare aiuti a fratel Vincenzo, ai suoi lebbrosi, alle vecchiette abbandonate che il frate camilliano chiama «le mie mogliettine», per vedere il centro oftalmico di Bam frutto della solidarietà, oltre che degli amici albesi, di quelli di Savigliano, Roata Canale, Martellago. E, per l’occasione, sarà inaugurato il pozzo. Intanto, un’altra buona notizia è giunta dall’Africa, dall’Uganda questa volta. A Kalongo – dove gli albesi hanno inviato due trattori, uno nel 2011 e uno nel 2015, su invito della profuga ugandese in Italia Prisca Ojok Auma, che tanto fa per aiutare i suoi connazionali a risollevarsi da una guerriglia durata 25 anni –i raccolti ora sono abbondanti. Il terreno dissodato è vergine e la pioggia non manca.

Al telefono Prisca è commossa: «Abbiamo raccolto decine di quintali di riso. Davvero una manna dal cielo! Finalmente questa povera gente potrà avere cibo senza problemi. Fra qualche settimana verrà ad Alba l’ambasciatrice dell’Uganda in Italia per ringraziare quanti ci aiutano».

È stato un buon Natale per questi nostri amici africani.

Severino Marcato

Banner Gazzetta d'Alba