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Il grido di un territorio insultato: mancano soldi, strade e sicurezza

Il Tavolo delle autonomie ora rilancia sull’urgenza della tangenziale Ovest

ALBA Il Tavolo delle autonomie è un laboratorio d’idee e di “lotta” che rappresenta 73 Comuni, con capifila Alba e Bra. Una vera potenza istituzionale, dal valore non solo simbolico: durante la riunione del 15 febbraio l’obiettivo era un documento contenente le patologie di cui il territorio continua a soffrire. Il foglio licenziato sarà consegnato ai candidati alle elezioni del 4 marzo nella speranza che qualcosa possa cambiare.

Perciò il consesso è diventato una sorta di manifesto, una mappa che orienta la comunità su un fronte condiviso. C’era rabbia e determinazione, perché i nemici sono i soliti da decenni: infrastrutture mancanti, imprese schiacciate dalla burocrazia, risorse carenti, fragilità per anziani, malati, indigenti.

Ha spiegato l’assessore albese alle finanze Gigi Garassino: «La città può lamentare molte disattenzioni e mancati interventi da parte delle istituzioni di livello superiore. Il punto cruciale è legato alle risorse. Dalla prossima classe politica abbiamo bisogno di concretezza».

Nel documento approvato dall’assemblea si chiede che alcune imposte come l’Imu per gli immobili di categoria D (alberghi, cinema, ecc.) rimangano sul territorio, si esigono maggiori risorse per i trasporti, poi la definizione del ruolo delle Province, un ente che nella Granda deve poter provvedere con agilità alla manutenzione di oltre tremila chilometri di strade, 1.400 ponti e 72 istituti scolastici superiori.

Ha aggiunto il sindaco di Cortemilia e presidente dell’unione montana Alta Langa Roberto Bodrito: «Un altro storico problema riguarda i piccoli Comuni. Non possiamo accendere mutui né utilizzare le nostre risorse. Se una famiglia fosse in questa situazione, come potrebbe andare avanti? Se le istituzioni hanno ignorato la nostra richiesta di costruire strade, perlomeno ci consentano di comunicare su Internet con la banda ultralarga. Altrimenti le nostre imprese non potranno svilupparsi».

Pericolo di spopolamento

In questo senso, il grido di aiuto ai politici riguarda il pericolo di spopolamento dei borghi: sempre più aziende e persone abbandonano i luoghi geograficamente isolati anche per via delle difficoltà comunicative.

Altro argomento cruciale è stato quello della sicurezza, sollevato dall’avvocato Roberto Ponzio. Con enfasi oratoria portata dall’esasperazione, forse dall’incredulità per l’ingiustizia subìta, ha spiegato: «Con la soppressione del tribunale siamo stati vittime di uno sfregio istituzionale.

Non abbiamo mai criticato la geografia giudiziaria, ovvero il programma di razionalizzazione delle risorse che puntava ad accorpare le sedi più piccole. Quello che abbiamo sempre reputato paradossale è che il nostro tribunale, che produceva due milioni di utili ed elevatissima operatività, sia stato sacrificato in favore di realtà più modeste. Stesso discorso per il carcere, che è stato chiuso sebbene rappresentasse un’eccellenza nel panorama nazionale, orientato su un’ottica rieducativa e non solo legata alla reclusione punitiva».

Secondo Ponzio queste decisioni «assurde» potrebbero essere reversibili e dovrebbero rappresentare una priorità politica. Anche perché «l’incremento dei reati, delle rapine e dei furti sul nostro territorio sarebbe da imputare proprio al progressivo venir meno di istituzioni e strutture forti dal punto di vista giudiziario».

Dal Tavolo infine si sono chieste attenzioni su temi storici, incancreniti nel tessuto socio-politico del territorio. Meno burocrazia per le imprese, l’ultimazione rapida dell’ospedale di Verduno, la realizzazione dell’Asti-Cuneo, lo sblocco dei fondi Crosetto (24,7 milioni per finanziare la variante di Pollenzo, la tangenziale di Cherasco, il terzo ponte sul Tanaro e l’adeguamento della provinciale 661 a Bra).

A sentire nominare queste battaglie due sentimenti sembravano circolare: la stanchezza di ripetere un mantra inascoltato e l’ostinazione quasi eroica a non interromperne la riedizione.

Marco Giuliano 

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