MONFORTE Paolo Maldini è stato ospite della settima edizione di Barolo boys in… fuorigioco, la manifestazione dedicata allo sport e al vino, organizzata dalla locale squadra di calcio, sponsorizzata dai vignaioli di Monforte. «Non ero mai venuto prima nelle Langhe. Queste terre mi sembrano incantevoli e questa occasione di visitarle mi piace molto. Ci voleva una squadra di calcio fatta di produttori di vino per portarmi qui!», ha detto il grande calciatore e bandiera del Milan e della nazionale italiana. «Mi sembra straordinario che intorno alla passione dello sport ci sia tanto attaccamento al proprio territorio. E’ simile il sacrificio che fanno i giovani sportivi e i produttori di vino, che ogni giorno si dedicano al proprio lavoro, trasformandolo sempre in divertimento», ha aggiunto Maldini.
Inserito nella galleria degli intramontabili, grandi protagonisti portatori non solo di titoli conquistati ma anche di valori da diffondere e condividere, inaugurata qualche anno fa dal campione del mondo ‘82 Marco Tardelli, Maldini ha conversato con Gigi Garanzini, scrittore e giornalista residente a Monforte.
Al termine della chiacchierata, il sindaco di Monforte Livio Genesio, ha donato a Paolo Maldini una barbatella (talea della vite) bonsai, simbolo del territorio, dei vigneti Patrimonio dell’Umanità e dell’infaticabile lavoro di donne e uomini che abitano le colline di Langa. Il capitano dei Barolo boys, Marco Viberti, gli ha invece consegnato la maglia degli intramontabili con i colori sociali della squadra e due bottiglie di Barolo, una per ogni figlio, dell’annata della loro nascita: 1996 Christian e 2001 Daniel.