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Chiamparino, il Mfe e Buemi (Psi) plaudono all’operato di Mattarella

Mattarella a Dogliani fotogallery 2

ROMA Numerose le voci a favore dell’operato del presidente Sergio Mattarella.

Il Presidente della Regione Piemonte Chiamparino

Il Presidente della Regione Piemonte ha rilasciato questa mattina una dichiarazione con la quale sostiene che in questo momento di crisi politica complessa, difficile e drammatica si debba esprimere piena solidarietà e sostegno all’azione del Presidente Mattarella, garante della Costituzione e difensore degli italiani contro ogni imposizione e sopruso di stampo populista.

Il telegramma inviato dal Mfe Movimento Federalista Europea a Mattarella

Nell’esprimere il proprio apprezzamento e sostegno al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella gestione dell’attuale, complessa, crisi di governo, e sottolineando le prerogative istituzionali e il correlato potere di indirizzo politico istituzionale che competono al suo ruolo, il Movimento Federalista Europeo ricorda che l’Italia non ha un futuro al di fuori del quadro europeo.

Solo all’interno del quadro istituzionale dell’Unione, e soprattutto dell’Eurozona, il nostro Paese – nel rispetto dell’indirizzo politico della maggioranza di governo – può agire per l’interesse ed il bene del Paese, per le attuali generazioni e per quelle future, anche sostenendo le riforme necessarie al superamento dei limiti derivanti dalla costruzione di un’unione monetaria priva di un Tesoro comune, in grado di gestire una politica economica e di bilancio effettivamente sovranazionale.

Non è pensabile che si mettano in pericolo con mosse azzardate e ambigue i traguardi conseguiti attraverso il processo di integrazione europea in oltre 70 anni di vita della nostra Repubblica. Per questo, nel momento di grave incertezza che stiamo attraversando, esprimiamo piena fiducia nell’operato del Capo dello Stato auspicando che l’Italia possa affrontare le sfide della costruzione europea con la levatura propria di uno dei grandi paesi fondatori.

BUEMI (PSI): “LA DIALETTICA DEMOCRATICA NON È UN RING DOVE SI PUÒ PICCHIARE L’ARBITRO”

Abbiamo novelli e presunti statisti che usano a vanvera termini gravi e sproloquiano con frasi intimidatorie contro la più alta carica dello Stato, che è garanzia per tutti, maggioranze eterogenee e minoranze altrettanto diversificate”, ha affermato Enrico Buemi, responsabile giustizia del Psi e senatore nella XVII Legislatura. “Il Presidente della Repubblica è chiamato a nominare i ministri su proposta del Presidente incaricato, proposta sulla quale è fuori discussione la necessità di una sua valutazione complessiva a tutela degli interessi del Paese, in particolari, quelli con richiamo specifico ai principi della Costituzione”, ha continuato Buemi. “Se il Presidente non facesse valere queste prerogative a tutela di tutti si verificherebbe sì un mancato adempimento dei suoi obblighi costituzionali”, ha sostenuto Buemi: “La democrazia è messa in discussione dalla faciloneria con cui soggetti non avvezzi all’ esercizio democratico pensano che la sua dialettica sia un ring dove si possa picchiare l’arbitro, ha concluso Buemi.

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