Sul tavolo arriva il piano regolatore per l’Unesco

Sul tavolo arriva il piano regolatore per l’Unesco

URBANISTICA L’architetto Ezio Bardini ha illustrato alla terza commissione il piano regolatore adeguato alle normative Unesco per le buffer zone, le aree cuscinetto rispetto alla zona riconosciuta patrimonio dell’umanità. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato consistono in una selezione di aree coltivate a vite e un antico maniero. Le core zone, le aree fulcro della candidatura, sono, nello specifico: la Langa del Barolo, il castello di Grinzane Cavour, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti spumante, il Monferrato degli infernot. Tutte queste aree sono contornate da due ampie buffer zone che attraversano tre province (Cuneo, Asti e Alessandria) e di cui fa parte anche una grossa fetta del territorio comunale di Alba. La finalità di queste aree cuscinetto è la protezione del sito Unesco da possibili azioni che possano distruggere o rovinare i valori del bene iscritto nella lista del patrimonio mondiale.

Il piano regolatore aggiornato non riguarda la sinistra Tanaro, pertanto vengono escluse Mussotto, Piana Biglini, Scaparoni e Vaccheria che sono al di fuori da ogni tutela Unesco. Per la complessità del nuovo strumento urbanistico, che conterrà indicazioni e non norme prescrittive, il sindaco Maurizio Marello ha proposto lo slittamento dell’approvazione nel Consiglio comunale di fine settembre e non in quello che si terrà martedì 31 luglio: «In questo modo sarà anche possibile modificare il regolamento edilizio in base alle nuove indicazioni», ha aggiunto Marello. La proposta è stata accolta con favore da tutti i commissari che hanno ritenuto giusto approfondire ulteriormente il nuovo piano.

Il tempo aggiuntivo servirà anche per valutare le indicazioni della Regione Piemonte che ha approvato il piano, ma ha anche presentato alcune osservazioni e integrazioni che verranno comunicate ai commissari solo nelle prossime settimane. Incontro dopo incontro si delineano le linee guida indicate dallo studio Bardini e dagli uffici comunali: no ai grattacieli, no a costruzioni sulle creste delle colline, autorimesse attaccate ai fabbricati e non separate, con preferenza per edifici a forma di L piuttosto che fabbricati staccati dal corpo centrale. Discorso simile per le piscine – che dovranno avere un posizionamento rispettoso della conformazione del terreno e non dovranno essere impattanti dal punto di vista estetico – e per i muri di sostegno, che non dovrebbero essere visibili.

Tra le altre indicazioni c’è quella che riguarda il fotovoltaico da evitare sui tetti del centro, ma c’è un’apertura per consentire i pannelli mobili sui balconi in alcune zone. Il piano regolatore Unesco censisce centinaia di immobili senza caratteristiche di storicità, ma con elementi di pregio. Edifici, ma non solo, perché in linea con la filosofia della candidatura, si punta a preservare noccioleti, tartufaie e più in generale le aree boscate nel territorio comunale.

«Questo strumento è il frutto di un ottimo lavoro di professionisti che non andrà a inserire obblighi, bensì indicazioni per migliorare la città. Sono contento che i commissari abbiano concordato a rinviare l’approvazione, questo permetterà di valutare bene eventuali correzioni o integrazioni», ha concluso il sindaco Marello.

Marcello Pasquero

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