ALBA Ama la carne, nell’ambito della Fiera del tartufo bianco d’Alba, è l’evento dedicato alla Fassona piemontese, la varietà di carne locale nota per la sua qualità e il suo gusto, tanto da essere presente nei menù dei più importanti ristoranti italiani e internazionali.
Sabato 27 ottobre, dalle 19 alle 24, e domenica 28 ottobre, dalle 10 alle 19, cinque macellerie albesi saranno in piazza Risorgimento per consigliare cittadini e turisti su come cucinare il pregiato “vitello della coscia”, con spiegazioni sui diversi tagli di carne e con la possibilità di degustare i migliori piatti della tradizione che ne esaltano le caratteristiche.
In collaborazione con il borgo Moretta, saranno presenti le macellerie La bottega delle carni, Da Gino, Del corso, Torta e Mussotto carni, custodi di una tradizione tramandata di generazione in generazione.
Spiega Flavio Tomatis, capogruppo dei macellai che organizzano l’evento: «Ama, ormai diventato un appuntamento fisso della Fiera, nasce con l’intento di valorizzare la carne locale. La Fassona piemontese sta vivendo un momento di grande successo, richiesta dalla clientela e apprezzata dagli chef dei migliori ristoranti, ma non tutti conoscono le sue caratteristiche e i tanti modi in cui si può cucinare. La sua carne, a differenza di altre razze di vitelli, è molto magra e allo stesso tempo gustosa, per questo adatta a essere consumata cruda. Ma non solo, infatti sono diversi i piatti tipici della cucina albese che la valorizzano».
Alla manifestazione si potrà scegliere tra l’immancabile battuta al coltello, preparata di fronte al pubblico, i bocconcini al vino, le frise, la tagliata, la salsiccia d’Alba e la salsicciola.
A proposito di queste due ultime specialità, Tomatis prosegue: «La salsiccia d’Alba è a base di carne di Fassona e di pancetta di maiale, senza aggiunta di formaggio. Per questo è particolarmente magra e perfetta per essere consumata cruda, così da apprezzarne a pieno il sapore. La salsicciola, invece, è una variante caratterizzata dall’aggiunta di granella di nocciola, che dona al prodotto finale una punta di dolcezza molto particolare. In più, proporremo al pubblico un tipo di finger food inedito, i cui ingredienti saranno una vera e propria sorpresa».
Oltre a degustare i piatti, Ama sarà l’occasione per farsi consigliare da macellai esperti: «Come in una vera macelleria, esporremo i diversi tagli di carne. A ogni banco, poi, ci saranno cartelli esplicativi sulla nostra attività e sulla materia prima. Saremo presenti in piazza proprio per consigliare il pubblico e rispondere a ogni domanda: abbiamo imparato il mestiere dai nostri padri e conosciamo il prodotto che vendiamo in ogni dettaglio. È vero che oggi le macellerie sono sempre di meno, anche per l’avvento della grande distribuzione, ma l’attenzione al cliente che si può trovare in una bottega è di certo un valore aggiunto».
Francesca Pinaffo
