ALBA Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è intervenuto oggi sul tema della cosiddetta geografia giudiziaria, sempre caldo in città dopo l’accorpamento col Tribunale di Asti, e in particolare negli ultimi mesi viste le aperture del nuovo Governo all’idea del ripristino di sedi dismesse. Il pentastellato, durante il “Question time”, il tradizionale “botta e risposta” a tempo limitato tra Parlamento e Governo in diretta televisiva, ha risposto a un’interrogazione firmata dal capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari e altri, illustrata dalla deputata leghista Aurelia Bubisutti, sulle intenzioni del Governo riguardo alla presenza di uffici giudiziari di primo grado sull’intero territorio nazionale.
Bonafede ha dichiarato: “L’interrogazione parlamentare sulla quale mi è stato chiesto di riferire rappresenta l’occasione per manifestare la condivisione delle preoccupazioni e delle perplessità ad essa sottese. Le questioni dell’estensione territoriale, le peculiarità e specificità dell’Italia e la densità demografica devono avere un ruolo centrale e ineludibile nella geografia giudiziale del nostro Paese: serve una rete capillare di presidi per sicurezza e legalità. Al contempo per correttezza di informazione devo dire che la ridistribuzione degli uffici giudiziari non ha determinato un aumento degli incarichi di lavoro. In sostanza sul dato numerico allo Stato risulta che nulla sia cambiato in ordine al rapporto fra procedimenti e personale sia giudiziario che amministrativo. Il Governo e il mio ministero si stanno attivando per un controllo delle esigenze dal territorio nelle zone dove c’è stata la soppressione, a seguito dalla riforma voluta dall’allora maggioranza e dall’allora ministro Orlando. La tematica è quindi oggetto della mia costante attenzione, e nel 2019 andremo ad aprire mille uffici di prossimità che permetteranno al cittadino di sentire la giustizia vicina al territorio.”
Bonafede nel suo intervento ha citato anche il temporaneo ripristino dei tribunali di Ischia, Portoferraio e Lipari per la particolare situazione geografica, nell’ambito del cosiddetto “decreto milleproroghe 2018”. Il tema della revisione della geografia giudiziaria è compreso nel contratto di governo Lega-5 Stelle; non sono però al momento noti i requisiti che staranno alla base delle ipotizzate riaperture. Parzialmente soddisfatta della risposta di Bonafede si è dichiarata Bubisutti, che non concorda però sul fatto che non ci siano state conseguenze a seguito delle soppressioni.
Il Ministro Bonafede sarà ad Alba sabato 17 novembre in veste di relatore al venticinquesimo convegno nazionale di studi dell’Associazione albese Studi di Diritto Commerciale, intitolato “Finanziamento e crisi della piccola media impresa” in programma all’auditorium Ferrero: potrebbe essere, questa, l’occasione giusta per capire quali potrebbero essere le sorti del Tribunale cittadino soppresso ormai più di cinque anni fa?
Adriana Riccomagno