Tecnologia e Fiera: in azione ad Alba sensori e droni per controllare la presenza di persone e auto

ALBA La Città sta testando un sistema innovativo di monitoraggio degli eventi, in occasione dell’88ª Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba. Il Nist (Nucleo investigativo scientifico tecnologico) della Polizia municipale di Torino che fa parte del Team innovazione del capoluogo, sta testando ad Alba, su richiesta del Comune, alcune tecnologie per gestire la sicurezza di un grande evento: sensori di terra, sensori di cielo, analisi delle fonti aperte sui social e sul web e analisi delle schede sim telefoniche anonimizzate.Tecnologia e Fiera: in azione ad Alba sensori e droni per controllare la presenza di persone e auto

L’attuazione di questo tipo di tecnologia favorirebbe un aumento della sicurezza dei partecipanti a un evento, e costituirebbe anche un sistema di raccolta dati utili al settore del turismo.

I sensori di terra, in funzione fino al 5 novembre, “ascoltano” i segnali dei cellulari presenti nelle vicinanze ed effettuano, in modo anonimo, il conteggio delle persone presenti in un luogo definito. I risultati di densità e di flusso sono visibili dai responsabili della sicurezza in tempo reale. Sono in funzione cinque sensori di terra per il monitoraggio delle folle in: via Vittorio Emanuele II, all’altezza del cortile della Maddalena;  in piazza Risorgimento;  in piazza Garibaldi; in piazza Pertinace e in via Calissano, di fronte alla chiesa di San Domenico.  Venerdì 2 novembre, tre le 19 e le 20, i sensori hanno rilevato il passaggio di 180 mila persone in piazza Risorgimento.Tecnologia e Fiera: in azione ad Alba sensori e droni per controllare la presenza di persone e auto 1

I sensori aerei funzionano attraverso i droni e  tra le varie funzioni, riescono a riprendere a una distanza sino a 14 km e sono in grado di fare analisi sulla composizione del traffico e, addirittura rilevare la presenza a distanza di un determinato veicolo di cui si conosce la targa. Sono utili soprattutto per vigilare sugli ingressi non consentiti in zone chiuse al traffico o sulla presenza in cielo di droni non identificati. Durante la sperimentazione albesi i sensori posizionati sui droni vigilano sul traffico in via Ognissanti all’altezza del cimitero e in corso Canale all’altezza del ponte sul Tanaro.

Il team in azione ad Alba ha anche svolto analisi in tempo reale sul web, dando la caccia a parole chiave che permettono di avere un panorama delle azioni e dei commenti delle persone sull’evento. I dati estratti dai social sono pubblici ma vengono raccolto in modo da renderli anonimizzati e aggregati.

Per capire come si muovono le persone durante un grande evento, gli esperti usano anche l’analisi delle schede sim telefoniche, sempre in modo anonimo e aggrato, come viene consentito dal Garante per la privacy. I dati permettono così di capire la distribuzione delle persone che partecipano all’evento e, andando a fondo, anche la suddivisione per fasce d’età, genere, nazione e città di provenienza.

«Questo orientamento all’innovazione – ha spiegato il sindaco di Alba Maurizio Marello – l’abbiamo conosciuto due anni fa quando ci siamo incontrati con il Comune di Torino per avere delucidazioni sulla videosorveglianza. Da lì è partito il lavoro che ha portato a un progetto attualmente all’esame del ministero. In primavera e in autunno la nostra città ed il territorio sono molto frequentati dagli stranieri. Tant’è che la Fiera del tartufo 2017 ha portato in Alba presenze da circa 40 paesi. Quindi, questo sistema ci è sembrato subito interessante per lavorare sui numeri ma anche sulle provenienze. Utile anche per continuare il lavoro promozionale sul turismo».

«L’innovazione tecnologia ha due grandi effetti: se da un lato aumenta l’efficienza di un servizio, dall’altro crea valore per i soggetti che ne fanno uso», dichiara l’assessore all’innovazione del Comune di Torino Paola Pisano. «L’utilizzo dei dati negli eventi ne è un esempio: la sicurezza migliora e il servizio viene erogato tenendo conto delle abitudini dei cittadini e delle richieste del comune. I dati rilevati attraverso i sensori e le celle telefoniche vengono analizzati in tempo reale affinché si riesca a intervenire qualora ce ne sia la necessità e costituiscono una base di partenza per creare un evento sempre più a misura di cittadini. Analizzare a posteriori queste informazioni può essere utile per definire modelli di eventi sempre più personalizzati, sicuri e a minor impatto ambientale. La richiesta di collaborazione che il comune di Alba ha fatto al nostro comune per un evento così importante come la Fiera del tartufo, ci riempie di orgoglio e dimostra che la città di Torino ha lavorato in questi anni per diventare un punto di riferimento riconosciuto sulla tematica dati, sensori abbinata ai servizi e agli eventi. È fondamentale sottolineare come le tecnologie all’interno di un comune debbano essere abbinate a forti collaborazioni tra città affinché scalino a livello nazionale e a cambiamenti organizzativi interni come abbiamo fatto nel nostro comune creando un anno e mezzo fa il team dati  di cui questo progetto fa parte».

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