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La Fiab denuncia: «Sulle piste ciclabili pericolose il Comune tace»

Bo: «Troppi punti critici sulle piste ciclabili cittadine»

FIAB SALINBICI Si torna a parlare di piste ciclabili, in particolare di quella che unisce San Cassiano a Cantina di Roddi, oggi percorsa tanto da ciclisti che da gruppi di escursionisti a piedi, malgrado la larghezza insufficiente. A sollevare il problema è l’associazione Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) Salinbici Alba, che riunisce numerosi appassionati.
Spiega Elisabetta Brovia: «Si tratta di una ciclabile a doppio senso di marcia, molto frequentata. Dalla scorsa primavera è stata creata la rete dei sentieri pedonali albesi, tra i quali figura anche il tratto di ciclabile da San Cassiano a Cantina di Roddi. Da quel momento, non è difficile per i ciclisti imbattersi in gruppi di persone a piedi, con i conseguenti rischi per entrambe le parti. Secondo il codice della strada e i disciplinari della Fiab, in caso di passaggio pedonale, è necessario l’allargamento della pista e soprattutto i due spazi devono essere separati da un’apposita segnaletica per garantire la sicurezza».
Secondo la sezione locale della Fiab, gli spazi non sarebbero rispettati e le conseguenze di questa situazione sono evidenti: «Dal momento che, per i ciclisti, i pedoni sono diventati un fattore di rischio, sempre più di frequente scelgono di transitare sulla strada e non sulla pista. Anche in questo caso, si espongono a rischi: la strada è molto trafficata e, in caso di incidenti, non avrebbero la copertura assicurativa, dal momento che il ciclista ha l’obbligo di passare sulla pista ciclabile ove presente. Abbiamo segnalato a voce questa situazione all’Amministrazione comunale, ma non abbiamo avuto alcun riscontro».
Questo problema si collega ad altre carenze delle ciclabili albesi, come commenta Leopoldo Cane, presidente della sezione locale della Fiab: «In questi anni, nell’ottica dello sviluppo della mobilità sostenibile, abbiamo avanzato molte proposte all’Amministrazione. Per ultima, l’idea di candidare Alba come città ciclabile, che non è stata accolta dal Comune. In generale, riscontriamo un fiffuso disinteresse verso questo tema: le piste cittadine necessitano di maggiore pulizia e sicurezza».

f.p.

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