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Strasburgo: «Oggi la città è svuotata e i negozi sono chiusi»

STRASBURGO Continua a essere in fuga Chérif C., il ventinovenne che ieri sera ha aperto il fuoco nel pieno centro di Strasburgo, causando tre morti e tredici feriti. Tra di loro, in gravissime condizioni, il giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi, colpito alla testa da un proiettile.

Da Strasburgo abbiamo risentito telefonicamente nel pomeriggio l’eurodeputato albese Alberto Cirio: «Oggi la città è svuotata, con negozi chiusi e pochissime persone per le strade. Nelle zone in cui possono circolare le automobili, ci sono lunghe code per via dei controlli continui a cui si viene sottoposti».

Strasburgo: «Oggi la città è svuotata e i negozi sono chiusi»

Questa mattina i lavori parlamentari sono iniziati alle 10 e, dopo la sospensione del pomeriggio, riprenderanno alle 17, per poi proseguire anche domani: «Dopo l’attentato di Bruxelles abbiamo toccato con mano la sensazione di vivere in una città blindata. Ma oggi in Parlamento c’è la chiara volontà di andare avanti: le istituzioni democratiche europee non si faranno fermare dal terrorismo. In più, quanto accaduto ieri sera ha portato con sé alcune riflessioni politiche, a partire dal concetto di integrazione, dal momento che l’attentatore è un immigrato di seconda generazione, francese a tutti gli effetti».Strasburgo: «Oggi la città è svuotata e i negozi sono chiusi» 1

Riguardo a Antonio Megalizzi, il giornalista italiano ferito, che si trovava a Strasburgo per conto di radio Europhonica, Cirio aggiunge: «Ha partecipato ieri alla conferenza stampa sul caso della delocalizzazione Hag e Splendid. Volendo approfondire il tema, ha chiesto di potermi intervistare. Avremmo dovuto incontrarci in parlamento oggi pomeriggio alle 14, ma purtroppo non è stato così».

Francesca Pinaffo

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