A Lione il Bocuse d’Or incorona il miglior chef del Mondo

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Martino Ruggeri il vincitore della selezione

LIONE La finale internazionale del Bocuse d’Or è alle porte: domani martedì 29 e mercoledì 30 gennaio ventiquattro chef provenienti da tutto il Mondo saliranno sul palco del Sirha di Lione, un salone dedicato all’enogastronomia, per darsi battaglia e aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento creato da Paul Bocuse nel 1987.

Tra i 24 Paesi in gara quest’anno ci sarà anche l’Italia, rappresentata dal pugliese Martino Ruggieri, classificatosi per la competizione di Lione grazie alla “Wild Card” assegnata dalla giuria nel corso della finale europea disputatasi a Torino l’11 e 12 giugno scorso.

Nel corso della settimana che precede la gara è proseguita serrata la preparazione del team Italia, che negli ultimi mesi si è allenato all’interno del salone mostre e congressi “Giacomo Morra” di Alba.

Al fianco di Ruggieri ci saranno il coach François Poulain e il commis Curtis Clement Mulpas, supervisionati dal presidente dell’Accademia Bocuse d’Or Italia Enrico Crippa, e dal direttore Luciano Tona.

Una gara, quella di Lione, per la quale Alba hanno giocato un ruolo di fondamentale importanza.

Proprio la città delle cento torri aveva ospitato la finale italiana della gara, tenutasi nell’ottobre 2017 in piazza Risorgimento ed era stata scenario della nascita dell’Accademia Bocuse d’Or Italia, che punta a sostenere il rappresentante italiano alla competizione e, a conclusione della gara, ha come obiettivo quello di diventare un polo formativo a livello internazionale per grandi chef.

La nascita dell’Accademia ha, inoltre, suscitato grande interesse su tutto il territorio di Langhe e Roero, tanto da essere sostenuta dalla Life di Sommariva Perno, che ha scelto di puntare sull’alta cucina restando a stretto contatto con il territorio di origine.

L’Italia non è mai salita sul podio e nel 2017 è stata vinta dall’americano Mathew Peters. Gli chef dovranno cimentarsi in due preparazioni, una con l’ingrediente base della carne di vitello con l’osso, l’altro una Chartreuse de legumes aux coquillages

A poche ore dall’inizio della gara è tanta l’emozione di Martino Ruggieri, che negli ultimi giorni prima della competizione francese sta lavorando per perfezionare i piatti che porterà in gara.

«Non possiamo anticipare nulla dei piatti che presenteremo a Lione, ma possiamo dire che rappresenteranno in pieno l’italianità e il nostro Paese» commenta Ruggieri, che prosegue: «La preparazione per la gara si sta svolgendo bene, stiamo lavorando con grande concentrazione. Nelle ultime settimane, inoltre, lo chef Enrico Crippa è stato molto presente nel corso degli allenamenti e ha messo a punto gli ultimi elementi dei piatti proposti».

Ruggieri preferisce non azzardare pronostici: «Mi rendo conto che ci confronteremo con squadre molto forti: conosciamo i nostri limiti e sappiamo di dover maturare ancora grande esperienza nell’ambito della gara. Non voglio sbilanciarmi, ma spero di classificarmi tra i primi 10 concorrenti».

Positivo anche il direttore dell’Accademia Bocuse d’Or Luciano Tona, che commenta: «Siamo estremamente soddisfatti: ogni giorno puntiamo a migliorarci e a offrire un grado di qualità superiore nella preparazione delle prove per la competizione. In queste settimane possiamo anche contare sulla presenza fissa del presidente dell’Accademia e chef tristellato Enrico Crippa: sicuramente l’occhio esperto di un professionista del suo livello sarà fondamentale nelle fasi conclusive della preparazione in vista della gara di fine gennaio».

Alessia M. Alloesio

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