Provincia di Cuneo: Borgna ha assegnato le deleghe ai consiglieri

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CUNEO Il Consiglio provinciale è stato rinnovato a novembre 2018, con il voto dei sindaci e dei consiglieri comunali come prevede la riforma del 2014.  Di recente però il numero degli eletti è sceso a 11 per effetto della decadenza dalla carica di  sindaco di Demonte di Laura Porracchia. Ora il presidente della Provincia Federico Borgna ha conferito le deleghe per materia ai consiglieri provinciali.

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Il Consiglio provinciale eletto nel novembre 2018

Flavio Manavella di Bagnolo è stato confermato alla carica di vicepresidente e ha ricevuto la delega ai lavori pubblici, alla viabilità per il Saluzzese  e quella alle cave. Di seguito le altre deleghe ai consiglieri provinciali: Simone Alberto (sindaco di Villanova Solaro): protezione civile; Massimo Antoniotti (sindaco di Borgomale): viabilità  (reparto di Alba) e urbanistica; Carla Bonino (sindaco di Vezza): turismo, parchi e foreste, montagna; Pietro Danna (consigliere a Monastero Vasco): sport e politiche giovanili, trasporti, caccia e pesca vigilanza e servizio antisofisticazione vinicola; Giorgio Lerda (sindaco di Caraglio): programmazione e bilancio; Annamaria Molinari (sindaco di Castelletto Uzzone): viabilità (reparto  di Mondovì) e vicenda ex Acna di Cengio; Roberto Passone (sindaco di Novello): personale, tutela e gestione risorse del territorio, valutazioni impatto ambientale; Milva Rinaudo (consigliere di Costigliole Saluzzo): istruzione, edilizia scolastica, programmazione europea; Rosita Serra (consigliere di Fossano): coesione sociale, pubblica tutela, volontariato, servizio civile,  pari opportunità, cultura; Bruno Viale (sindaco di Roaschia): viabilità (reparto di Cuneo), acque minerali e termali.

Al presidente Federico Borgna restano le seguenti competenze: affari generali, avvocatura, gestione del patrimonio, associazioni e organismi partecipati e tutto quanto non espressamente previsto nella suddetta elencazione. Ai sensi della legge 56 del 2014 i consiglieri titolari di deleghe, che operano comunque con il principio della collegialità, approfondiscono le singole problematiche e relazionano nel merito al presidente e al Consiglio provinciale per l’adozione degli eventuali provvedimenti, non potendo impegnare l’amministrazione salvo specifico mandato del presidente.

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