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Toninelli: «A33 senza rincari e senza proroghe». Balocco: «Così si fa un grosso regalo al concessionario»

Asti-Cuneo: manca solo una firma per il nuovo accordo senza galleria di Verduno
Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

«Abbiamo avuto un incontro molto fruttuoso con il concessionario per il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. Mancano ancora alcuni piccoli calcoli da rifare e ci rivedremo a brevissimo, ma sono ottimista sul fatto che si possa arrivare a una soluzione nettamente migliorativa rispetto a quella individuata dal precedente Governo per completare bene e in tempi brevi una infrastruttura fondamentale per quei territori». Così commenta il Ministro delle infrastrutture e del trasporti, Danilo Toninelli, a seguito del tavolo del 21 febbraio al Mit con i rappresentanti del gruppo Sias. «Faremo l’autostrada senza consentire che l’investimento vada a carico dei pedaggi pagati da chi viaggia lungo la A4», ribadisce  Toninelli. «Si va infatti verso un schema di intesa per cui il gestore spenderà i 350 milioni circa che servono per completare l’opera e otterrà una remunerazione intorno al 7%, recuperando gli esborsi grazie esclusivamente al valore di subentro della concessione sulla A4. Su questo schema abbiamo ottenuto pieno conforto, pochi giorni fa, anche dalla Commissione Ue e grazie a questa soluzione diciamo finalmente stop al meccanismo delle proroghe che in questi anni ha messo lo Stato in una posizione di debolezza di fronte ai grandi concessionari. Siamo all’ultimo miglio e speriamo di portare a breve a casa un risultato importantissimo per tutto il Piemonte, grazie allo spirito collaborativo di tutti gli attori coinvolti. Dimostriamo così, ancora una volta, che lo Stato torna a fare lo Stato, lavorando seriamente a difesa degli interessi delle imprese e dei cittadini», conclude Toninelli.

Al Ministro ribatte l’assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco: «Dopo nove mesi di promesse il ministro Toninelli annuncia di aver trovato una soluzione per sbloccare lo stallo sull’Asti-Cuneo, ma quello prospettato dal Ministro è in realtà un grosso regalo al concessionario. Remunerare il costo dell’Asti-Cuneo con un incremento del subentro sull’A4 significa di fatto rendere impossibile il subentro stesso (o quanto meno avvantaggiare notevolmente l’attuale concessionario in caso di nuova gara) e quindi di fatto concedendo una proroga all’infinito al gruppo Gavio. Inoltre questa soluzione smonta l’impostazione già concordata con la Commissione europea relativa la cross-financing che prevedeva il completamento dell’A33 a fronte di una miniproroga di 4 anni sulla concessione della Milano-Torino. Questa soluzione avrebbe consentito di avviare da subito i cantieri. Ora l’ipotetico accordo annunciato dovrà superare nuovamente il vaglio della Commissione europea e, ammesso che l’esito sia favorevole (ipotesi tutta da dimostrare), i tempi saranno decisamente molto  lunghi  e il territorio rimarrà ancora per anni senza quest’opera fondamentale».

Di questo e di altre infrastrutture a partire dalla Torino-Lione e dei collegamenti tra Italia e Francia, parlerà domani il presidente della Regione Chiamparino in un incontro a Cuneo.

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