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Festa del cottolengo a Sant’Andrea il 30 aprile

Festa del cottolengo a s. andrea il 30 aprile 6

BRA Il 3 maggio 1786, nasceva a Bra Giuseppe Benedetto Cottolengo, quello che poi tutto il mondo conosce come il santo della carità. Pochi giorni dopo, nella chiesa di Sant’Andrea veniva battezzato e, nella stessa chiesa, si è celebrata la festa liturgica con grande solennità martedì 30 aprile con una Messa presieduta da monsignor Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea.

È stata una festa per la città di Bra e, per l’occasione,  erano presenti, oltre ai sacerdoti e ai religiosi della città, anche le due confraternite, quella dei Battuti bianchi e quella dei Battuti neri.

La famiglia Cottolengo, che ha vissuto a Bra dal 1740 al 1794 rappresenta un ricco tessuto di storia e cultura braidese. San Giuseppe Benedetto Cottolengo, nasce il 3 maggio 1786 da Giuseppe Antonio Cottolengo e Benedetta Chiarotti; la casa natale del santo è un edificio che richiama architettonicamente stili appartenenti a secoli diversi ed è stato riportato alla sua originaria bellezza da un recente restauro che ha interpretato fedelmente lo spirito delle diverse epoche e le abitudini della famiglia che in esso ha sempre dimorato: dallo studio del papà del santo che riflette il suo piglio manageriale, alle stanze dei figli, agli spazi destinati alla vita conviviale, come la sala da pranzo o la sala rustica, gli ambienti di servizio come la cucina, la cantina, la scuderia.

La ricchezza di arredi, di oggetti di vita quotidiana minuziosamente e pazientemente riportati al loro decoro, di risvolti privati e di documenti ufficiali, che si possono ammirare lungo l’intero percorso, dà un eccezionale spaccato della vita di almeno cinque generazioni di un’agiata e illuminata famiglia borghese. La cura di questa casa natale è affidata a suor Maria Teresa Colombo, che oltre a mantenere questa casa come un gioiello, è anche una studiosa del santo.

Durante la celebrazione i fedeli hanno anche avuto un pensiero per la comunità di San Pons, il villaggio dell’Ubaye che ha dato i natali al nonno del santo poi emigrato a Bra. Il pensiero della comunità civile di Bra va al sindaco Dominique Okrolig e alle famiglie Palmieri e Bourrelly, che due o tre volte all’anno vengono a Bra. Senza dimenticare il compianto Livio Bramardi, scomparso ormai da oltre un anno che è stato l’artefice del patto d’amicizia tra i due comune e che ha sempre avuto un amore grande per San Pons.

Lino Ferrero

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