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No alla chiusura del punto di ristoro Rio Colorè sulla Torino-Savona

No alla chiusura del punto di ristoro Rio Colorè sulla Torino-Savona

AUTOSTRADA TORINO-SAVONA «Ci schieriamo a fianco di questi soci storici, titolari di una realtà imprenditoriale sana che riteniamo insensato debba chiudere per effetto di un piano di razionalizzazione tracciato a tavolino senza tenere in conto l’operato di una famiglia che promuove con professionalità il territorio» così il presidente provinciale Confcommercio Luca Chiapella durante il sit-in di sensibilizzazione durante il quale, venerdì 15 marzo di fronte al punto ristoro di Rio Colorè dell’autostrada Torino-Savona, si è parlato del piano di “razionalizzazione” (attraverso la chiusura) delle aree delle stazioni di servizio sulle tratte autostradali. Alla prima tappa della crociata, bandita da Confcommercio (da segnalare l’apertura di una pagina Change.org per la raccolta di firme), contro il piano Lupi-Guidi che prevede la chiusura di quelle aree di servizio (la definizione indica i “posti-tappa” autostradali che uniscono al ristoro la distribuzione carburanti) che non raggiungono i parametri fissati (un litraggio mensile)per l’intera rete nazionale (14 in tutta Italia i casi analoghi con chiusura disposta il 31 dicembre).

«Crediamo che questo territorio meriti di essere patrimonio dell’Unesco e ci battiamo per promuoverlo da quasi 30 anni» spiega il titolare Alberto Vinai che con la moglie gestisce il punto ristoro e non accenna ad arrendersi nonostante gli ufficiali giudiziari abbiano tentato di imporgli la chiusura «cercheremo di ristrutturarci come area di sosta con ristoro per continuare a esistere e partecipare al bando per il rinnovo della gestione». Di spazio di umanità in un contesto, quello degli “autogrill” avvezzo all’anonimato ha parlato il presidente della Camera di Commercio provinciale Ferruccio Dardanello da anni cliente della famiglia Vinai. «Questo punto ristoro è quasi un ufficio turistico» ha spiegato il presidente del’ATL Langhe e Roero (presente anche in veste di presidente della Confcommercio braidese) Luigi Barbero «stiamo valutando la possibilità di collaborare con questa realtà per veicolare materiale informativo turistico». A riaccendere la speranza l’intervento del deputato Mino Taricco: «escludo la revisione del disegno di legge: proporremo però la costituzione di aree di sosta separando il capitolo carburanti dal ristoro permettendo a queste floride realtà di continuare a esistere».

Davide Gallesio

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