Dehors ad Alba: in arrivo l’estate, stagione delle polemiche

ALBA Estese sino a fine anno le concessioni adesso esistenti. In attesa di un nuovo regolamento
In arrivo la stagione dell’apertura, della socialità all’aria aperta, della convivialità esterna invece che al riparo di mura. Ma anche della massimizzazione del profitto e degli spazi. Una città che cambia sempre di più, con annessi pensieri critici e polemiche.

Il Comune introduce l’argomento. Con una delibera di Giunta approvata l’11 aprile l’Amministrazione Marello ha prorogato le concessioni esistenti per l’installazione dei dehors “continuativi”, ovvero di quelle strutture che dispongono di tavolini e sedie all’esterno in maniera permanente.

Spiega il sindaco: «Si tratta di tre locali in tutta la città: pizzeria La Serenella, pizzeria La duchessa e ristorante La piola. Dato che non abbiamo ancora approvato il nuovo regolamento dei dehors, e che dovrà essere la nuova Amministrazione a farlo, abbiamo deciso di allungare la concessione ai tre locali fino al termine del 2019».

La delibera della Giunta municipale viene approvata in una stagione “calda” sul fronte delle strutture all’esterno dei locali, perché fonte di rumore e perché considerabili come elementi connotativi di una città sempre più sbilanciata sull’offerta turistico-enogastronomica e poco su quella culturale, artistica, scientifica. Inoltre, i dehors portano con loro il problema dell’abusivismo.

Spiega il comandante della Polizia municipale Antonio Di Ciancia: «L’installazione di un dehors non autorizzato o l’occupazione di superfici più ampie rispetto al permesso ottenuto comportano multe che vanno dai 170 ai 650 euro circa. Nell’ultimo anno sono state effettuate poche di queste contravvenzioni, perché solitamente agiamo in modo preventivo: quando incontriamo irregolarità, avvisiamo il proprietario in modo che possa “riparare” senza subire sanzioni».

Riguardo invece all’invadenza dei dehors e alla loro moltitudine crescente, l’assessore ai lavori pubblici Alberto Gatto ha spiegato: «Non penso questo fenomeno rappresenti un problema, anche perché i dehors devono essere posizionati seguendo precise regole e distanze, in modo da lasciare ampi spazi per il flusso dei pedoni».

E annuncia: «A oggi l’utilizzo delle aree urbane, in particolare del centro storico, si è profondamente modificato per diversi fattori quali l’ampliamento della pedonalizzazione, l’incremento dei flussi turistici e il considerevole aumento delle attività commerciali vocate alla ristorazione. Considerata l’entrata in vigore della normativa collegata al riconoscimento Unesco e vari altri fattori, abbiamo iniziato l’iter amministrativo per introdurre alcune modifiche al regolamento di disciplina delle procedure per la collocazione su suolo pubblico di dehors e chioschi».

Dehors ad Alba: in arrivo l’estate, stagione delle polemiche

Occasione di socialità o forma di edonismo?

Il dehors non è soltanto un gazebo o un grappolo di sedie posizionate all’esterno di un locale. Dietro la sembianza di oggetto, si nasconde un concetto: l’apertura al mondo, il “portare fuori” la cultura da bar e da aggregazione sulle strade pubbliche.

Perciò ogni anno l’argomento suscita polemiche e malumori. Spiega Roberto, un impiegato in una grande azienda: «Penso che la città stia prendendo una deriva: si vedono soltanto gazebo e sedie e tavoli, tutti a bere vino e mangiare raffinato. Va bene l’edonismo, ma non può rimanere esclusivo: se a questa forma di piacere non accompagniamo esperienze culturali, diventeremo una città superficiale e venale».

Ascoltando voci tra la cittadinanza, molti sembrano condividere il concetto. Dice Roberta, 24 anni, traduttrice: «Da qualche anno a questa parte trovo una perenne ripetizione dello stesso concetto. Il bar, il vino, il menù. Le chiacchiere all’aperto. Va bene, ma non stiamo spingendo troppo sull’acceleratore?»

Un barista del centro storico, che preferisce rimanere anonimo, si schiera ovviamente su un fronte differente: «Per noi dehors significa possibilità di guadagno, di salvare una stagione, di non affondare. D’altro canto, la concorrenza è in assurdo incremento. I bar ad Alba continuano a spuntare». Eccitazione da un lato e paura dall’altro.

>A breve le strade del centro si popoleranno di dehors, connotando l’identità urbana in senso fortemente commerciale ma anche conviviale, aggregativo e sociale.

Roberto Aria

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