La mia vita accanto a suor Tecla Merlo, una donna prima in tutto

La mia vita accanto a suor Tecla Merlo, una donna prima in tuttoNella mia vita ho avuto la gioia di incontrare la venerabile Tecla Merlo, superiora generale delle Figlie di san Paolo. Adolescente, nei primi anni ’40 – anni di guerra – mi venne chiesto due volte di accompagnarla, a piedi, dalla nostra sede di corso Piave in centro. Il nostro camminare fianco a fianco era un dialogo affettuoso, rispettoso, interessato da parte sua nei miei confronti.

Da lei fui avviata agli studi di filosofia e teologia, poi in Spagna per la formazione delle giovani alla vita paolina. Su sua proposta potei partecipare al primo corso di esercizi spirituali di 30 giorni che si facevano in congregazione. Lei era così: donna saggia e prudente, dalla fede poderosa, donna di apertura al mondo, donna che sapeva offrire “lavoro e cena” ad alcuni soldati invitati a casa nostra nei giorni precedenti le feste pasquali di quegli anni di guerra.

E tra questi, uno del mio paese, Bosia, il quale una volta adulto, volle venire a rivedere quel cortile e quell’orto nel quale veniva impegnato in un po’ di zappatura. Sì perché Tecla Merlo, per noi “Prima maestra”, era davvero prima: nell’amore a Dio e al prossimo, nel servizio disinteressato, nella giusta e doverosa promozione altrui. Oggi ripeto con più forza e consapevolezza: «Grazie, Prima maestra, per tutto, anche per quel camminare insieme in Alba, fianco a fianco, io e te».

suor Biancarosa Magliano, fsp

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