Nella tana di Carlo Bo, nuovo sindaco di Alba, può esplodere l’euforia

L’attesa, poi l’ottimismo e il piccolo giallo del seggio 24: nella sede della coalizione verdeazzurra non è mancata l’emozione: «Fare il sindaco di Alba non è cosa da poco»

ALBA L’Alba del giorno dopo per Carlo Bo sono quattro passi in centro, sulla strada che lo porta al palazzo comunale, martedì mattina. Mancano ancora tre sezioni al calcolo ufficiale, ma ormai la fascia tricolore dovrebbe essere sua. Difficile parlagli al telefono, perché dall’altra parte della cornetta si sentono le voci degli albesi che lo fermano e gli stringono la mano. «Grazie mille», è la sua risposta, con il fiatone di chi ha dormito poco e ha appena trascorso una nottata convulsa.

Dopo la corsa per le regionali, con la partenza di un Alberto Cirio vittorioso verso Torino, dalle 18 di lunedì ad Alba gli occhi di tutti si spostano sulle comunali. Il quartier generale del centrodestra è a metà di corso Europa, in un locale messo a disposizione da Mario Canova. Quando sono ormai passate le nove, il numero delle sezioni scrutinate è consistente e Bo supera in modo netto la soglia del 50 per cento, arrivano i capolista, seguiti da candidati e sostenitori. In un clima di ottimismo, dove qualcuno già stapperebbe la classica bottiglia, tutti si pongono la stessa domanda: dov’è Carlo Bo?

Nella tana di Carlo Bo, nuovo sindaco di Alba, può esplodere l’euforia

«È troppo teso: probabilmente non verrà», si vocifera. Nel frattempo, arrivano sua moglie Valentina, con le figlie Aurora e Virginia, sorridenti ed emozionate. Bo si materializza trafelato verso le dieci, con le mani in tasca e un sorriso teso. Lo accolgono con un grande applauso. Il candidato del centrodestra non commenta, ringrazia e si siede accanto a chi tiene i conti delle sezioni al computer, tra calcoli complessi e risultati ufficiosi che arrivano in anticipo rispetto a quelli caricati sul sito del Comune, portati da chi è presente ai seggi. Ogni tanto si alza, esce, parla con qualcuno, telefona e soprattutto cammina avanti e indietro.

«Questa non è una cosa da poco, sono molto emozionato e un po’ frastornato», dice. Per Bo, diventare sindaco di Alba è un obiettivo al quale si prepara da anni. Per questo la serata è così intensa e carica di responsabilità, per il risultato finale e il futuro: così si pensa osservandolo nei momenti più concitati. A un certo punto, c’è persino un colpo di scena, che fa apparire lo spettro del ballottaggio. Ma si rivela un errore: quando mancano meno di cinque seggi alla fine, il dato sembra stabilizzarsi sul 51 per cento.

Tutte le sezioni dovrebbero essere chiuse, tranne la 24, che si trova a cinquanta metri dal quartier generale verdeazzurro, nella scuola Montessori. Il seggio è preso d’assalto da quasi tutte le coalizioni: ci sono i fedeli di Bo, quelli di Cervella e c’è anche qualche candidato di Paglieri. Pare che, per qualche presunta imprecisione tecnica nelle operazioni, sollevate con veemenza da un giovane esponente della Lega, tutto sia fermo da ore. Quando sono ormai le due del mattino, di fronte a un pubblico di una quarantina di persone, senza sbadigli ma con una tensione visibile su ogni volto, tutto riprende, anche se a rilento. Sono passate le tre quando in corso Europa arrivano i risultati – anche se non ufficiali – dal seggio 24: il tempo di fare due calcoli e la situazione è chiara, tra abbracci e festeggiamenti.

Il giorno dopo, sul sito del Comune mancano ancora i dati di tre seggi. Ma non ci sono dubbi sul nome del nuovo sindaco di Alba, forte di una percentuale del 51,55, contro il 40,71 per cento di Olindo Cervella. In Regione la Lega è stata trainante; ad Alba sembra essersi fermata a circa il 14 per cento, ma sono duemila voti fondamentali: Carlo Bo può sorridere.

Francesca Pinaffo

«Mi aspettavo un buon risultato, ma non di vincere al primo turno»

“Quando Carlo Bo risponde  al telefono sono le dieci di martedì mattina. Gli chiediamo come si sente dopo le emozioni della notte. «Stando ai dati che abbiamo, dovrei essere il nuovo sindaco di Alba, ma la proclamazione ufficiale avverrà non prima di domani (mercoledì  29 maggio, ndr). È stata una lunga notte, ricca di emozioni e mi sento estremamente felice e grato.

Vorrei ringraziare tutta la mia squadra, con tutte le liste che mi hanno sostenuto: insieme siamo riusciti a raggiungere questo risultato. Ringrazio il sindaco uscente Maurizio Marello, che si è complimentato con me, e anche Olindo Cervella, per essere stato un competitore leale. E soprattutto ringrazio tutti gli albesi, per il voto che hanno espresso domenica».

Si aspettava questo risultato?

«Durante gli incontri nei quartieri, ma in generale girando per Alba, nelle settimane prima del voto
ho sentito l’affetto e il sostegno delle persone. Mi aspettavo un buon risultato, ma forse non al primo turno e non così netto».

Ha già idea delle persone che faranno parte della sua Giunta?

«Sinceramente no; al momento non ho ancora avuto il tempo di vedere nel dettaglio tutti i risultati e non mi sono ancora confrontato con le mie liste. Siamo ancora tutti un po’ frastornati per la nottata».

Quali saranno i suoi primi passi?

«Mettere in piedi una buona squadra e lavorare ogni giorno per gli albesi, che ci hanno dimostrato fiducia e ai quali spetta a noi dare risposte, da  oggi in avanti. Ho con me persone molto preparate e alle spalle dieci anni di opposizione, che mi saranno molto utili per muovermi nella macchina comunale».

f.p.

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