Sarà un lunga notte elettorale, aspettando il nuovo sindaco

Sarà un lunga notte elettorale, aspettando il nuovo sindaco

L’atmosfera non è definibile con un aggettivo. Perché in sala stampa, dove i megaschermi proiettano i risultati delle comunali in diretta (più aggiornati rispetto ai dati diffusi dal Mimistero) solo quattro o cinque persone assistono impazienti. Nessuno vuole parlare, commentare, intervenire. Si intravede qualche candidato, tutti in silenzio. L’assenza di parola e di definizione può essere la quiete che precede la tempesta oppure il sintomo di una città attonita, stordita dalle troppe notizie che cambiano il panorama politico locale ed europeo virando in una direzione sovranista, nazionalista.

Spiega Maurizio, un uomo che osserva gli schermi con viso assorto: «Ad Alba non conta il partito, ma la persona. Io personalmente non ho votato. Non conosco nessuno dei candidati. Così ho lasciato perdere. Sono qui perché mi piace respirare l’aria dell’attesa elettorale, questa energia che si sente».

Mariella, una donna che siede all’angolo, dice: «Vincerà il centrodestra. Come altrove. Questa città ha già deciso». Difficile capire le emozioni. Emerge più il fermarsi di una creatura che sa che il proprio destino è appeso a un filo. Perché cosa succederà da qui a poche ore cambierà non solo il futuro, ma anche il passato. Le lotte, gli inciampi, le contraddizioni, i desideri, ciò che è stato fatto e ciò che non è mai stato fatto. L’oggi cambierà il ieri. Al momento sono 4 i seggi con i risultati disponibili. Ancora presto per sapere. La notte albese sarà lunga.

Roberto Aria

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