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Cinghiali: il via libera per 975 abbattimenti

L’assalto dei cinghiali a campi e noccioleti

DALLA REGIONE Una notizia accolta con soddisfazione dagli agricoltori piemontesi: una delle prime decisioni prese dalla nuova Giunta regionale ha riguardato l’approvazione dell’elenco aggiornato dei Piani di prelievo selettivo dei cinghiali presentati dagli Ambiti territoriali di caccia (Atc) e dai Comprensori alpini (Ca), valido fino al 15 marzo 2020. Il piano proposto dagli Atc della provincia di Cuneo prevede un tetto massimo di 975 abbattimenti, tra ungulati giovani e adulti. In particolare 150 nell’Atc Cn3 del Roero, 320 nell’Atc Cn4 Alba-Dogliani e 425 nell’Atc Cn5 Cortemilia.

In totale gli Atc hanno presentato un piano di abbattimento di 4.175 esemplari in tutto il Piemonte. Per quanto riguarda le aziende agri- turistico-venatorie (Aatv) e faunistico-venatorie (Afv) il piano prevede l’abbattimento massimo di 419 capi in provincia di Cuneo. D’altronde, la situazione nella zona è molto critica. «Nella Granda i branchi di cinghiali sono responsabili di ingenti danni alle coltivazioni, non solo perché si nutrono direttamente dei prodotti della terra, ma anche perché, calpestando i campi e sollevando zolle di terreno in cerca di cibo, compromettono la crescita delle colture, costringendo gli agricoltori a costose e difficili opere di ripristino. In più, provocando gravissimi incidenti stradali, i cinghiali costituiscono un rischio anche per la sicurezza dei cittadini», commenta Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo.

La Giunta regionale ha, inoltre, approvato i Piani per la caccia di selezione al capriolo, presentati dagli istituti venatori, indicando le condizioni, le modalità, il numero e le categorie di animali per cui si prevede l’abbattimento nell’ambito dell’attività di selezione. Gli Atc cuneesi prevedono di abbattere 2.467 esemplari, nei Comprensori alpini della provincia di Cuneo saranno abbattuti al massimo 1.211 capi e negli istituti venatori e faunistici 378.

Nelle scorse settimane anche l’Ente produttori selvaggina Piemonte (Eps) aveva sollecitato la nuova Giunta ad approvare velocemente i piani per non mettere a repentaglio la stagione venatoria.

Daniele Vaira

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