Ultime notizie

5G: nei cinque Comuni di Langa è ferma la sperimentazione

Roaming: in Europa ora è gratis ma in alcune offerte ci sono dei limiti

IL DIBATTITO Cinque paesi nelle Langhe (Cerretto, Marsaglia, Paroldo, Roascio, Trezzo Tinella) parteciperanno a una sperimentazione pilota nazionale della tecnologia 5G (in proposito si vedano anche le pagg. 18-19, ndr). La notizia è stata fornita da tempo da Gazzetta, ma al riguardo è intervenuto ora il presidente di Italia nostra di Alba Sergio Susenna: «Trattandosi di una tecnologia recente, mancano studi rivelatori degli effetti a lungo termine sugli abitanti che la subiscono. Poiché le onde impiegate nel 5G hanno una minore capacità rispetto alle tecnologie in uso di penetrare attraverso l’aria, pare sia richiesta una più elevata densità urbana di microantenne che agiscano da ripetitori. L’ambiente abitativo e le visuali paesistiche sarebbero senz’altro compromessi dalla fitta presenza di tali ripetitori che, inoltre, porterebbero a convivere a distanze più o meno ravvicinate dalle installazioni, con un aumento dei rischi per l’esposizione ai campi elettromagnetici».

In realtà pare che la tecnologia di quinta generazione non sia ancora pronta a decollare, almeno in alta Langa. Tra i 120 Comuni che avrebbero dovuto partecipare alla sperimentazione nazionale (29 in Piemonte) erano stati scelti, tra gli altri, anche i nostri cinque. Ma la situazione è ancora totalmente ferma, i contatti con i gestori sono stati sporadici e affidati in alcuni casi a semplici lettere di rassicurazione. L’impressione è che i sindaci delle zone coinvolte considerino l’iniziativa più un problema da risolvere, che un’opportunità da sfruttare e i gestori non vogliono calcare la mano e aspettano che le acque del dibattito scatenato si calmino.

Il primo cittadino di Cerretto Langhe Davide Sobrero, che aveva ricevuto nei mesi scorsi un volantino di un movimento che si opponeva al 5G, sta studiando nel dettaglio la questione insieme al Comune di Trezzo Tinella, con la collaborazione degli enti preposti. Segue attentamente l’evolversi del progetto il sindaco di Marsaglia, Franca Biglio, che ci ha confidato di non avere novità, ma di volersi presto confrontare con i cittadini. E ha ribadito di non volere decisioni calate dall’alto, soprattutto quando in mezzo c’è la salute. «Nel caso, saremo noi a decidere se volere questo tipo di tecnologia», ha affermato.

È tutto fermo anche a Paroldo e lo stesso scenario appare a Roascio, dove il primo cittadino Aldo Minazzo non si aspetta novità a breve. L’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni ha posto specifici obblighi di copertura 5G a favore dei 120 Comuni della lista della sperimentazione, che potranno beneficiare della copertura entro il primo luglio 2022.

Daniele Vaira
Valerio Giuliano

Eppure Uncem ha censito 1.220 centri nel Paese in cui ancora non si telefona

Accanto a un’Italia che si sta preparando a navigare con la tecnologia 5G, c’è un Paese che fatica a fare le operazioni più elementari, come quelle di ricevere chiamate, perché non c’è segnale. L’allarme è lanciato dall’Uncem, che ha ricevuto migliaia di e-mail da parte di enti, amministrazioni e cittadini che segnalano i disservizi. L’analisi, partita dal basso, ha permesso all’Unione nazionale dei Comuni, delle comunità e degli enti montani di comporre un elenco con 1.220 Municipi e relativi borghi, frazioni, strade in cui telefonare, mandare un messaggio, navigare in Internet con il proprio smartphone è impossibile o quasi. Le criticità non risparmiano la Granda  e la nostra area. I problemi di ricezione partono da Santo Stefano Roero e, in particolare, dalle frazioni Valunga e San Lorenzo. Alle frazioni Berteri, San Michele e Rossetto il segnale proprio non c’è. Il servizio telefonico è carente pure a Monchiero, Sommariva del Bosco, Cortemilia, Bergolo e Murazzano, ma ci sono problemi pure ad Alba (nella zona di Altavilla), Priocca e Pocapaglia, come nel centro e in diverse zone di Sinio, dove si riceve a singhiozzo. Non va meglio però nell’Astigiano. Nel capoluogo è isolata la frazione di Serravalle e segnalazioni sono state inviate da Canelli, Agliano, Cortazzone, Passerano Marmorito, Moransengo e da una decina di altri piccoli centri. I problemi strutturali di molte zone sono forti.

«Accade che i due piani, la banda ultralarga e il 5G, non si parlano, come non vi è un piano di investimenti per dotare il Paese di una buona copertura per la telefonia mobile. Cinque milioni di italiani hanno difficoltà a telefonare, perché abitano o entrano in zone senza copertura e sei milioni di connazionali invece hanno difficoltà a vedere pure i canali Rai e tutto il bouquet televisivo», ha commentato sconsolato il presidente di Uncem Marco Bussone.

d.v.

Banner Gazzetta d'Alba