Presidio del collettivo Mononoke davanti alla Ferrero: «Basta rapporti commerciali con la Turchia»

ALBA Il collettivo Mononoke il 16 ottobre si è radunato di fronte ai cancelli della Ferrero in via Pietro Ferrero ad Alba per un presidio di protesta contro i rapporti commerciali e collaborativi tra l’industria dolciaria albese e la Turchia. Hanno spiegato gli attivisti: «Di fronte alle atrocità commesse dal regime turco ci sembra doveroso prendere posizione in difesa delle decine di civili uccisi in Rojava e dei combattenti delle Ypg e Ypj, che hanno come unica colpa l’aver debellato Isis e aver costruito un altro modello di società (ecologista, femminista, di autogoverno, di cooperative di lavoratori)».

Presidio del collettivo Mononoke davanti alla Ferrero: «Basta rapporti commerciali con la Turchia»

Aggiungono: «Perché di fronte alla Ferrero? La multinazionale albese intrattiene stretti rapporti commerciali, economici (e quindi politici) con la Turchia. Chiediamo pertanto ai lavoratori e dipendenti Ferrero di non rendersi indirettamente complici del massacro in corso nella Siria del Nord, di prendere coscienza, di mobilitarsi, di scioperare. Chiediamo alla Ferrero di interrompere immediatamente ogni accordo e legame commerciale con la Turchia, o come minimo una posizione a riguardo».

Conclude il Collettivo: «Ogni centesimo di tasse che entra nelle casse dello stato turco finanzia di fatto un regime che si sta macchiando, con l’aiuto di bande jihadiste, di gravi crimini nei confronti del popolo curdo. Non ci bastano prese di posizione di facciata e ipocrite da parte dei politici europei, dal momento che i loro governi hanno sempre venduto armi per miliardi di euro alla Turchia. Vogliamo azioni concrete e nette. Per questo non ci fermiamo e continueremo la mobilitazione».

Roberto Aria

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