Fine del bike sharing: una città modello sconfitta da un gruppuscolo di vandali

LETTERA AL GIORNALE Caro direttore, apprendiamo senza stupore che il servizio di bike sharing che aveva interessato la nostra città volge al termine. I mezzi ciclabili che avevano “invaso” il nostro territorio dal maggio 2018 verranno ritirati e il servizio cesserà definitivamente. La sperimentazione si chiude perché non ha ricevuto dagli albesi un riscontro sufficiente allo sforzo economico sostenuto da Bus Company che lo aveva lanciato nella nostra città, prima in provincia a usufruire di tale servizio; e perché gli atti vandalici sono stati innumerevoli.

Fine del bike sharing: una città modello sconfitta da un gruppuscolo di vandali

Noi che ci siamo sempre vantati di essere una città modello, per tutto il nostro territorio, dobbiamo ritenerci sconfitti dall’inciviltà di uno sparuto gruppo di vandali. Il bene comune ritenuto una cosa superflua, da distruggere o appropriarsene illegalmente. E noi cosa abbiamo fatto per difendere tutto ciò? Quali azioni abbiamo messo in campo per prevenire tali atti?

Credo che su questo punto (sempre che ve ne fosse la possibilità) non vi sia stata una buona prevenzione. Ma prima di puntare il dito contro qualcuno (l’Amministrazione, le Forze dell’ordine) dobbiamo fare i conti con la nostra coscienza e il nostro vivere civile. Abbiamo perso il gusto del senso civico; a quello che non sentiamo ci appartenga esclusivamente (la casa e l’auto come esempi) non diamo valore economico e affettivo. Invece io credo che, uscendo dalle nostre abitazioni, se trovassimo una città accogliente, ordinata, pulita ne ricaveremmo giovamento morale e spirituale. Cerchiamo di riappropriarci della bellezza del buon vivere e scacciamo i demoni della paura e dell’inciviltà, che vorrebbero farci cambiare il senso della vita.

Pierangelo Bonardi

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