Italia nostra rilancia il tunnel sotto Bergoglio e il Comune destina 700mila euro alla bretella

Lavori conclusi sulla strada del Bergoglio a Roreto: riapre nella serata di giovedì 18 aprile 1

BRA L’ormai imminente apertura dell’ospedale unico di Verduno interpella tutti sul tema della viabilità. Italia nostra, sezione di Bra, nell’incontro pubblico svoltosi mercoledì 22 gennaio nel centro polifunzionale Giovanni Arpino, ha affidato all’esperto paesaggista Cesare Cuniberto e al presidente dell’Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero Silvio Veglio il compito di spiegare alla platea quali siano le proposte per trovare una soluzione a questo complesso problema.
Cuniberto ha esordito spiegando che il neoministro Paola De Micheli sta lavorando per avviare i cantieri del completamento dell’Asti-Cuneo, basandosi su una richiesta a Gavio (concessionario) di terminare i 9 chilometri e poi, in base ai costi, definire a posteriori il valore di subentro; a oggi però mancano ancora le approvazioni della Corte dei conti, del Nars (organismo tecnico di consulenza per servizi di pubblica utilità) e dell’Unione europea. Quindi non possiamo pensare che venga conclusa nel giro di pochi anni. Dunque per raggiungere il nosocomio bisogna tirare fuori dal cilindro un’altra soluzione, più velocemente realizzabile. Aggiunge Veglio: «Occorre intanto che la Regione si dedichi al completamento delle opere accessorie (tronco Roddi-Pollenzo e la variante pollentina, con il collegamento tra il ponte sul Tanaro e via Nogaris) anche se il citato ponte costituisce una vera e propria strozzatura al traffico veicolare».

Intanto martedì 28, in un incontro tra Amministrazione civica e Italia nostra, il sindaco Gianni Fogliato ha annunciato che il Comune è disponibile a contribuire alla realizzazione della bretella a Pollenzo tra il ponte sul Tanaro e via Nogaris, versando 700mila euro alla Provincia di Cuneo.

Il presidente di Italia nostra braidese Angelo Mallamaci: «Da almeno 20 anni abbiamo depositato nel Comune di Bra e anche in quello di Cherasco, il progetto dell’ingegner Gian Piero Ciravegna, che prevede la realizzazione di una bretella di collegamento tra la provinciale 661 e la tangenziale ovest di Bra». In sostanza si tratterebbe di costruire un tratto di strada tra la tangenziale e la statale 231 e da qui una trincea coperta, che partendo dal distributore posto di fronte al parco commerciale Montello a Roreto, bypassi la salita del Bergoglio, e si colleghi alla grande rotonda sulla Cherasco-Bra.
Conclude Mallamaci: «A questo punto interverrebbe Confindustria, con la realizzazione delle rampe di accesso all’autostrada, nell’area che si trova prima del ponte sullo Stura. Il progetto, definito nel dettaglio, prevede uno sviluppo in aree non compromesse e con poco consumo di territorio. Naturalmente noi chiediamo con forza che il tratto da Marene a Govone sia considerato come “superstrada”, quindi senza casello e senza pedaggio. A completamento, servirebbe solo più un’uscita di servizio a Verduno, per raggiungere comodamente l’ospedale, avendo anche tolto tutto il traffico pesante dalla città».
Valter Manzone

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