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Cirio: “Se contenimento non sufficiente, pronti a chiudere tutto”

Coronavirus in Piemonte, 53 persone positive. Il presidente Cirio: "Non dobbiamo abbassare la guardia"

Aggiornamento dell’11 marzo, ore 11

TORINO Il Piemonte è pronto a chiudere per l’emergenza Coronavirus. Lo ha detto il governatore Alberto Cirio ai microfoni di Radio 24, ribadendo quanto spiegato ieri sera, commentando le parole del governatore della Lombardia Fontana. «Se il governo deciderà che la Lombardia farà questo passo – ha detto – credo che anche il Piemonte dovrà in qualche modo essere compreso».

«Se le parole del presidente Fontana – ha precisato – vanno nella direzione di chiudere tutto, credo che a questa riflessione vada prestata grandissima attenzione. È per questo che l’ho sottoposta all’unità crisi e al comitato scientifico regionale, per avere già oggi un parere da trasmettere al governo».

«È necessario – ha aggiunto Cirio – capire cosa vuol dire fermare tutto. Negozi, bar e ristoranti stanno già chiudendo di loro iniziativa. Il problema è fermare le fabbriche e credo che le autorità nazionali competenti debbano fare una valutazione di merito. La Lombardia è la prima regione d’Italia per capacità e qualità produttiva in termini sanitari e ha avuto la sciagura di vivere prima di tutti noi questa epidemia. Se dalla Lombardia, in modo qualificato, arriva questo monito, penso che sarebbe da irresponsabili non verificarlo e, quanto meno, non sottoporlo all’Istituto superiore della Sanità e al ministero».

Il governatore ha poi spiegato che «dai nostri dati epidemiologici risulta che il Piemonte è 7-8 giorni indietro rispetto a quanto accaduto in Lombardia. Con il problema che noi abbiamo una popolazione più anziana. L’incidenza dei ricoveri in terapia intensiva è di 15 casi su 100 rispetto agli 8 o 10 della media nazionale. Significa che stiamo correndo più forte nella stessa direzione di una regione che ha vissuto prima di noi questa esperienza».

Ansa

Aggiornamento del 10 marzo, ore 20

TORINO Il governatore del Piemonte Cirio sulle parole del presidente della Lombardia Fontana: “Se contenimento non sufficiente, pronti a sostenere questo ulteriore passo”

“Se il governatore della Lombardia che produce la metà del Pil italiano e che per prima ha affrontato questa emergenza sanitaria chiede oggi misure ancora più restrittive e propone di chiudere tutto, io credo che la sua voce vada ascoltata e valutata con grandissima attenzione, perché la Lombardia sta vivendo con un anticipo di una settimana l’evoluzione del contagio – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Questo è il motivo per cui oggi ho convocato la giunta e parlato dell’ipotesi. Ho chiesto all’assessore alla Sanità Icardi di confrontarsi con la nostra Unità di crisi regionale e con il Comitato scientifico per avere innanzitutto un parere tecnico sull’impatto effettivo che le ultime misure di contenimento stanno avendo sul contagio. Se il giudizio medico-scientifico, che attendiamo già nella giornata di domani, le riterrà non ancora sufficienti siamo pronti a sostenere e appoggiare nei confronti del Governo italiano anche questo ulteriore passo. Consapevoli che una misura di questo livello sarebbe un sacrificio enorme. Ma anche che la vita di ogni persona viene prima di tutto”.

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