Ultime notizie

Un bonus per l’asilo nido: fino a tremila euro l’anno per crescere i più piccoli

Alla ricerca del bene comune  in una società frammentata con Francesco Belletti direttore Cisf

FAMIGLIA Laura vive ad Alba ed è mamma di due bambine: la maggiore ha dieci anni e la più piccola un anno e mezzo. Sia lei che il marito lavorano a tempo pieno: «Già con la prima figlia abbiamo deciso di non rinunciare agli impegni professionali», spiega la donna. «Abbiamo entrambi genitori giovani, ma non abbiamo voluto pesare su di loro. Così, ci siamo affidati a un asilo nido privato: una scelta che ci fa sentire autonomi e che si è rivelata fortemente educativa per la piccola: ha imparato a confrontarsi con altri bambini, crescendo in modo sereno».

La seconda figlia della coppia frequenta oggi lo stesso asilo nido, con i medesimi risultati soddisfacenti. «Alba, per fortuna, ha una proposta molto variegata, con strutture nei diversi quartieri, sia nel pubblico che nel privato». Qualche giorno fa, Laura ha saputo dell’incremento del bonus nido: «Per la prima bambina non avevamo chiesto alcun aiuto. Quest’anno, dopo esserci informati, faremo richiesta on-line: sono state le maestre a illustrarci la possibilità e ci sembra un aiuto per il budget familiare». L’importo del bonus nido previsto dalla legge di bilancio 2020 è un contributo su base annua per il pagamento delle rette nelle strutture pubbliche e in quelle private autorizzate. La richiesta, con la relativa documentazione, dev’essere presentata per via telematica all’Inps e la somma riconosciuta può variare a seconda dell’Isee minorenni, da tremila a 1.500 euro.

Il contributo può essere richiesto non soltanto per la frequenza degli asili nido, ma anche per i bambini di età inferiore a tre anni impossibilitati a frequentare le strutture in quanto affetti da gravi patologie croniche. In questo caso, il bonus servirà a sostenere forme di supporto presso l’abitazione. Sono escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi all’infanzia diversi da quelli forniti dagli asili nido, come ludoteche, spazi gioco e baby-parking.

Francesca Pinaffo

Banner Gazzetta d'Alba