Niente bonus per 8mila imprese artigiane, salta il tavolo con la Regione

Niente bonus per 8mila imprese artigiane, salta il tavolo con la Regione
I portavoce delle diverse associazioni di categoria dell'artigianato.

TORINO Gli artigiani sono delusi e amareggiati: «La Regione dice no  alla richiesta di estendere il Bonus Piemonte alle categorie artigiane escluse»,  spiegano  Cna, Confartigianato e Casartigiani Piemonte. Si tratta di 8mila aziende tra botteghe, laboratori e negozi di diversi comparti che non verranno incluse tra chi riceverà il bonus a fondo perduto: cioccolatieri, pastifici, tipografie e copisterie, riparazione elettrodomestici, filiera del matrimonio. In gioco ci sono 20mila posti di lavoro.

«Il tavolo con l’assessore regionale alle attività produttive, Andrea Tronzano, è saltato e non è stato fissato un nuovo appuntamento», spiega Giorgio Felici, presidente di Confartigianato imprese Piemonte.

«Il percorso Bonus Piemonte ha avuto un’evoluzione diversa rispetto a quella che ci saremmo aspettati. Non c’è stato più il dialogo, il contributo è stato esteso a tante categorie del commercio e non a quelle dell’artigianato», osserva Filippo Provenzano, segretario della Cna Piemonte.

«Siamo offesi perché il metodo della concertazione è stato accantonato dalla Regione e per la sostanza», aggiunge Fabrizio Actis, presidente della Cna Piemonte.

«Siamo in attesa di atti concreti che smentiscano questi dati di fatto», afferma Francesca Coalova, portavoce di Casartigiani Piemonte. Particolarmente deluse le aziende della filiera delle cerimonie e dei matrimoni che parlano di una giornata di lutto: non c’è lavoro fino alla prossima primavera e molte non ce la faranno ad andare avanti.

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