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Rodello: il cantiere della parrocchiale diventa il simbolo della Fase 2

Rodello: il cantiere della parrocchiale diventa il simbolo della Fase 2

RODELLO In paese la Fase 2 è iniziata con una gru nella piazza principale: un segno di ripresa e anche di speranza, perché sono ripartiti i lavori di ristrutturazione della chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Erano stati avviati un anno e mezzo fa, con un intervento sull’impianto di riscaldamento, e dovevano riprendere circa un mese e mezzo fa. Ora, dopo lo sblocco dei cantieri, si sta procedendo alla manutenzione straordinaria e al restauro della copertura, ma si provvederà anche al recupero delle tre facciate. L’intervento servirà a ridare unitarietà e a conferire una maggior qualità architettonica e artistica all’edificio sacro. Anche la scala interna che conduce al campanile sarà consolidata e si procederà alla manutenzione delle campane.

Il termine dei lavori era previsto per la festa di san Lorenzo, ad agosto, ma adesso si prevede la conclusione per l’autunno. L’opera comporterà un investimento di 230mila euro, coperti in parte da un contributo di 144mila euro proveniente dall’otto per mille della Cei, erogato attraverso la diocesi di Alba.
Inoltre, grazie all’importante eredità lasciata alla parrocchia da Michelina Destefanis, montelupese, fedele collaboratrice del compianto don Mattia Boriano, già parroco di Rodello e Montelupo, «si può lavorare con maggiore serenità pur avendo bisogno dell’aiuto di tutti», ha detto don Valerio Pennasso, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei e presidente della fondazione Santi Lorenzo e Teobaldo, che gestisce le strutture per anziani di Rodello e Cerretto Langhe.
Don Valerio spiega che i lavori erano stati presentati alla comunità sin dalla fase di progettazione e che l’intenzione sarebbe stata di organizzare incontri intermedi con i restauratori per illustrare e «per capire l’approccio culturale dell’intervento». Il blocco causato dal coronavirus non lo ha però consentito. «Avremo l’opportunità di presentare i lavori, ma più avanti rispetto a san Lorenzo», ha detto don Valerio. Da parte della gente c’è stata grande disponibilità, perché la chiesa è costantemente utilizzata ed è un riferimento, anche visivo, che immediatamente riconduce a Rodello. «La chiesa si affaccia sulla piazza principale e da lontano il paese è tipicamente contraddistinto dai due campanili, quello della parrocchiale e quello della chiesa dell’Immacolata, oggi sede del museo Dedalo Montali», spiega don Pennasso.

La copertura dei tetti si realizzerà in tempi brevi durante la bella stagione. Il restauro delle facciate, invece, sarà più impegnativo, perché si dovranno togliere gli inserimenti di materiali non coerenti, usando una tecnica adeguata così che il risultato finale possa essere piacevole ma anche rispettoso.
Tutto il percorso sarà accompagnato dall’affetto della comunità rodellese che attende la sua chiesa rinnovata.

Giorgia Barile

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