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Amministratori di Langa e Roero schierati contro il divario digitale

Amministratori di Langa e Roero schierati contro il divario digitale

IL CASO I rappresentanti del territorio di Langa e Roero hanno chiesto l’apertura di un confronto con la Regione per lo sviluppo dell’agenda digitale. I sindaci di 74 Comuni (per un bacino di oltre 90mila abitanti), supportati da Uncem e Anci Piemonte, hanno scritto al presidente della Regione in merito al problema del divario digitale, accentuato dall’emergenza Covid-19. Nella lettera, firmata dal presidente dell’Unione montana alta Langa Roberto Bodrito, da quello dell’Unione di Comuni colline di Langa e del Barolo Roberto Passone, dal presidente dei sindaci del Roero Silvio Artusio Comba e dai primi cittadini di Serralunga e La Morra Sergio Moscone e Marialuisa Ascheri, si sottolinea come si presenti, oltre alla disparità competitiva, anche una discriminazione dei diritti fondamentali dei cittadini. «Oltre alle aziende, i cittadini si vedono privati di quello che oggi è un diritto fondamentale, ossia la possibilità di connettersi alla Rete per lavorare, studiare, informarsi e svagarsi», scrivono i sindaci.

Il documento prosegue: «Il nostro essere piccoli ci penalizza sul tema delle infrastrutture digitali. Pur rappresentando un polo produttivo di primaria importanza nazionale e internazionale, il nostro “nanismo” demografico viene spesso utilizzato come scusante dalle aziende per non attivare servizi essenziali per la popolazione e le imprese al punto che, nelle strategie degli operatori di telecomunicazione le nostre terre sono state definite aree a fallimento di mercato». Lo sviluppo delle infrastrutture informatiche darebbe la possibilità di implementare telelavoro, telemedicina, servizi di assistenza domiciliare, didattica a distanza e tutti quei supporti che porterebbero a migliorare l’offerta turistico-culturale di luoghi patrimonio Unesco.

La crisi legata al Covid-19 ha accentuato una problematica già esistente, rendendo necessari smart working e teledidattica. «Abbiamo cercato di garantire questi servizi mettendo a disposizione la connettività dei locali pubblici o cercando risorse economiche per supportare le famiglie nell’attivazione di nuove utenze temporanee, ma sono stati interventi-tampone», spiegano i sindaci.  «Serve in tempi brevi un servizio adeguato di accesso alla Rete in banda larga. Considerato anche il ritardo del piano per la banda ultralarga, chiediamo alla Regione una soluzione ponte», sottolinea Passone. Serve anche un accordo con gli operatori perché si attivi il servizio, sfruttando le infrastrutture già presenti. «È necessaria una sintesi delle risorse disponibili, un coordinamento con la regia della Regione. I nostri territori necessitano di un collegamento per lavoro, scuole e turismo. Chiediamo inoltre, alla luce della recente emergenza che ha reso il divario digitale ancora più evidente, che la Regione acceleri il progetto di realizzazione della banda larga», aggiunge Bodrito.

Passone pone anche l’accento sulla necessità di lavorare insieme: «La difficoltà è aumentata nell’ultimo periodo. Abbiamo bisogno di infrastrutture e di un supporto in questa fase di rilancio. Vogliamo garantire ai cittadini il diritto di usufruire del mondo digitale, che ormai è parte delle nostre vite. Siamo fiduciosi in una soluzione in tempi brevi». Nella lettera si parla poi della necessità di definire un’agenda digitale del territorio in coerenza con quella europea, nazionale e regionale. Infine i sindaci chiedono alla Regione un supporto per le problematiche connesse alla sperimentazione del 5G: «Non abbiamo le competenze e le risorse per poter rispondere adeguatamente agli operatori e alle preoccupazioni della popolazione».

Elisa Pira

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