Asti: dalla Rsa San Giuseppe è stato dimesso l’ultimo paziente Covid

Il personale della clinica ha salutato in modo originale la dimissione dell'ultimo paziente Covid.

ASTI È stato dimesso dalla Rsa Clinica San Giuseppe l’ultimo paziente Covid. Si tratta di un ottantaduenne dichiarato guarito e tornato a casa in ottime condizioni, che era ormai l’unico ospite in carico alla struttura (in accordo con la convenzione stipulata con l’Asl che terminerà a fine mese). Il reparto Al castello, infatti, era stato appositamente allestito in un’ala della clinica per ospitare, in totale sicurezza, pazienti positivi dimessi dall’ospedale Cardinal Massaia. A tale fine, la struttura era stata divisa in due blocchi distaccati, per garantire una netta separazione di spazi, percorsi e personale dedicato.

La dimissione dell’ultimo paziente, avvenuta tra commozione e abbracci virtuali da parte di familiari e operatori, ha ufficialmente concluso un periodo non facile, iniziato ad aprile con i primi ingressi dei dismessi ospedalieri. «La rapida riorganizzazione è stata possibile grazie al fatto che la clinica è una struttura completamente nuova, modulabile negli spazi e flessibile nella gestione interna. Quindi, è stata velocemente adattabile alle necessità sanitarie imposte dalla diffusione del virus, per dare sostegno al Massaia, ospitando in questi mesi 72 pazienti ospedalieri. Ciò che abbiamo vissuto e le capacità acquisite, operando come un reparto ospedaliero a tutti gli effetti, sono stati un’esperienza estemporanea, di cui faremo tesoro per i prossimi anni», dichiara Giorgio Maldonese, amministratore delegato della cooperativa sociale Il faro che gestisce la struttura. «Ora, la clinica potrà dedicarsi alla sua vocazione di residenza sanitaria assistenziale di lunga degenza, occupandosi dell’accoglienza di anziani non autosufficienti e garantendo loro non solo tutte le attività assistenziali, ma anche quelle occupazionali, ricreative, culturali e di supporto alla quotidianità», conclude Maldonese.

L’amministratore delegato rivolge un ringraziamento particolare «A tutti i nostri medici, infermieri, Oss e fisioterapisti senza dimenticare gli altri settori, il cui contributo è stato determinante per la corretta gestione dell’emergenza, la collaborazione fattiva con l’Asl territoriale e con i medici dell’Usca (Unità speciale di continuità assistenziale) che hanno scrupolosamente seguito gli ospiti. Un grande lavoro di squadra, grazie al quale le cure hanno funzionato ed è stato possibile fornire una risposta adeguata alle necessità dei cittadini».

Manuela Zoccola

 

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