Intesa Sanpaolo dedica un plafond di 10 miliardi da destinare alle filiere

Intesa Sanpaolo per il Piemonte,stanziamenti per 1,7 milioni
Il grattacielo Intesa San Paolo di Torino.

ECONOMIA Intesa Sanpaolo sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 ha lanciato diverse iniziative per supportare le imprese di ogni settore e dimensione e intende ora contribuire con nuovi strumenti a supportare e rilanciare l’economia italiana nella delicata fase di ripartenza.

Alle filiere produttive, che legano alle grandi aziende tante imprese di piccole dimensioni, propulsore indispensabile per il sistema Italia, sono destinati 10 miliardi di euro di nuovo credito.

Il rapporto di filiera tra l’azienda leader e i suoi fornitori può diventare un facilitatore per l’accesso al credito da parte delle imprese minori, facendo leva sulla forza e solidità del gruppo principale. Da diversi anni Intesa Sanpaolo è in prima linea nel supportare le imprese italiane con il Programma sviluppo filiere che, dal suo avvio a fine 2015, ha coinvolto circa 700 capi filiera, con i loro 16mila fornitori collegati e un giro di affari di circa 70 miliardi di euro.

Stefano Barrese di Intesa Sanpaolo
Stefano Barrese di Intesa Sanpaolo

«Il nostro nuovo Programma filiere è elemento di ulteriore vicinanza ai nostri clienti, che contano circa un milione di imprese e microimprese di cui 250mila Pmi», dichiara Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei territori di Intesa Sanpaolo. «La versatilità e l’esperienza di un grande operatore come Intesa Sanpaolo è in grado di potenziare, sviluppare e modulare la propria offerta a supporto dell’intera filiera fino a garantirne il più piccolo fornitore, come dimostrano i 700 contratti di filiera supportati nel corso del programma. Oggi più che mai, sono necessari strumenti facilmente accessibili, efficaci e immediati da parte della banca e il plafond da 10 miliardi che destiniamo alle filiere è il segno tangibile della nostra fiducia nella ripresa compatta del sistema».

«Supportare l’economia reale facendo leva sulla solidità dei campioni del Made in Italy è la chiave per uscire più rapidamente dalla crisi e avviare la ripresa», spiega Mauro Micillo, responsabile della divisione Corporate e investment banking di Intesa Sanpaolo e amministratore delegato di Banca Imi. «Le Pmi possono trarre numerosi benefici dall’unire le forze con i capi filiera, tra i quali il miglioramento del merito di credito, la maggiore rapidità nell’accesso ai finanziamenti, la condivisione di progetti industriali di ampia portata. Le recenti operazioni concluse da Intesa Sanpaolo con due eccellenze quali Fca Italy e Gucci vanno in questa direzione, a beneficio di migliaia di fornitori e sub-fornitori e di centinaia di migliaia di lavoratori italiani tra dipendenti diretti e dell’indotto».

 Informazione redazionale

Banner Gazzetta d'Alba