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Fuga dei migranti, Cirio scrive al Ministro degli interni per denunciare il finale di un film già visto

Cirio, il Piemonte non è a rischio

TORINO Il presidente della Regione Alberto Cirio, insieme al vicepresidente e agli assessori alla sicurezza e immigrazione e alla protezione civile, ha scritto in queste ore al Ministro degli interni alla luce della grave situazione venutasi a creare in Piemonte dove, a meno di 24 ore dall’arrivo del nuovo gruppo di migranti inviati dal Governo, si sono già concretizzati, come temuto, episodi di fuga.

Nove dei 76 migranti tunisini arrivati al centro profughi di Castello d’Annone sono fuggiti nelle scorse ore, nonostante il servizio di vigilanza attivato dalla Prefettura e Questura di Asti.

«Un fatto, ha sottolineato Cirio, reso ancora più grave dalla promessa disattesa da parte del Governo di non procedere con nuovi invii che, come era stato già evidenziato, il Piemonte è nell’impossibilità di accogliere».

La Regione ha denunciato quello che, a tutti gli effetti, è un film già visto di cui non serviva prevedere il finale, e ha chiesto al Ministro immediati provvedimenti per porre fine a una situazione d’emergenza che mette profondamente sotto stress l’equilibrio sanitario e di ordine pubblico del territorio, generando grande tensione e senso di insicurezza tra i cittadini piemontesi.

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