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Miroglio alza il risarcimento ai lavoratori di Govone: ancora disaccordo sulla cassa

Sulla chiusura della stamperia Miroglio l'opposizione di Govone interpella il sindaco

ALBA «L’azienda ha fatto un piccolo passo in avanti ma serve ancora uno sforzo» così i rappresentanti sindacali Angelo Vero (Cisl) Maria Grazia Lusetti (Cgil) e Vito Montanaro (Uil) sull’ultima sessione di trattative con la dirigenza del gruppo Miroglio sul destino dei dipendenti delle stamperie di Govone. La seduta si è chiusa nella giornata di ieri, venerdì 31 luglio.

«L’indennità è stata portata, in due tappe e dopo altrettante interruzioni, a 10.500 euro lordi: certo fra i 7.500 euro netti dell’offerta e quanto richiesto possiamo trovare una via di mezzo. Cercheremo di comporre la vertenza con un accordo che soddisfi i lavoratori» commentano i delegati. E concludono: «la decisione ultima spetterà all’assemblea dei lavoratori».

É incominciata, intanto, la procedura per la definizione dei curricula professionali dei dipendenti, da ultimare nei mesi prossimi: «abbiamo iniziato a raccogliere i dati» spiegano.

Se qualcosa si muove in campo economico, rimane da superare lo scoglio dell’accordo quadro, presupposto all’avvio delle procedure per la cassa integrazione. «Abbiamo ribadito l’appello formulato anche dalle istituzioni: avviare le procedure senza se e senza ma» cioè eludendo il pomo della discordia relativo alla manleva chiesta dalla Miroglio Spa nei confronti dei lavoratori qualora le rate degli ammortizzatori non arrivassero. Una nuova riunione, preceduta dall’assemblea dei lavoratori, è stata convocata martedì 4 agosto.

Davide Gallesio

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