ANALISI La crisi Covid-19 ha fatto sentire i propri effetti anche sugli acquisti di prodotti e servizi per il benessere, scesi nell’ultimo anno a 37 miliardi di euro, contro i 43 miliardi del 2018. Questo dato emerge dal Rapporto sull’economia del benessere, indagine voluta da Philips e realizzata da Doxa per analizzare stili di vita, abitudini e tendenze di consumo degli italiani.
In Piemonte la spesa per il benessere ammonta a 2,6 miliardi di euro, dei quali il 43% è riservato alla sana alimentazione, il 23% alla cura del corpo e il 16% all’attività fisica.
I piemontesi sono tra i pochi che hanno mantenuto sostanzialmente invariata la propria spesa per il benessere, anche se analizzando il paniere la distribuzione risulta mutata. La sana alimentazione resta stabilmente la prima voce, 3 punti percentuali più in alto della media nazionale (40%), anche perché gli abitanti della regione sono nettamente quelli che più acquistano prodotti per diete e regimi alimentari specifici (60% contro una media italiana del 59%).
Cala al 16% (era al 19 nel 2018) la spesa per l’attività fisica mentre cresce invece quella per la cura del corpo, che oggi pesa per il 23% sul totale (nel 2018 era il 20%).
A fronte di questa spesa, l’84% dei piemontesi valuta positivamente il proprio stato di salute, in linea con la precedente rilevazione e sopra la media nazionale dell’81%. Malgrado il Piemonte sia stato tra le aree colpite con maggiore intensità dall’emergenza Covid-19, il 62% dei propri abitanti sostiene che quanto accaduto non cambierà il proprio atteggiamento verso la salute, un risultato significativamente superiore alla media nazionale (58%). La pandemia ha però rovinato il sonno ai piemontesi, visto che oggi il 63% dichiara di soffrire talvolta o spesso di problemi di insonnia (contro il 59% della media nazionale), la percentuale più alta in Italia, cresciuta addirittura del 20% rispetto alla precedente rilevazione.