Alla Mondo toys prosegue la cassa integrazione

Per i dipendenti Mondo toys  è un’estate piena di incognite

GRINZANE CAVOUR La scorsa settimana è stato fatto un altro passo per cercare di migliorare la situazione dei lavoratori del reparto toys della Mondo e capire come procedere nei prossimi mesi. Maria Grazia Lusetti (Cgil), a nome dei colleghi Angelo Vero (Cisl) e Vito Montanaro (Uil), fa il punto della situazione. «Nell’incontro con l’amministratore delegato e i responsabili del personale e della divisione pavimento e giocattolo, è emerso che il lavoro per il futuro dovrebbe esserci, ma non si sa per quanto tempo e questo è per i lavoratori motivo di preoccupazione: per ora ci sarà ancora cassa integrazione».
Ma l’attività sembra poter riprendere. Prosegue Lusetti: «Si prevedono le prime produzioni verso metà novembre, ma non riguardano i prodotti principali. Saranno realizzate tavole, secchielli e palline di spugna. Rispetto al pallone (12 milioni di pezzi) sono numeri più limitati. Speriamo si possa tornare a un regime migliore e che anche il lavoro di inscatolamento, ora spostato in una logistica esterna che si occupa anche della spedizione, possa rientrare in azienda».

Continua la sindacalista: «La dirigenza sta lavorando sulla selezione dei clienti e su un budget che sarà reso noto a fine ottobre inizio novembre. È stato deciso di produrre direttamente palloni sgonfi: un passaggio di produzione in meno, ma l’importante è tornare a produrre con costanza nello stabilimento storico di Gallo. L’8 ottobre faremo il punto con i lavoratori in un incontro in azienda».
La volontà di trovare una soluzione è confermata dalle parole del vicepresidente Federico Stroppiana: «Per rispondere alle preoccupazioni comprensibili dei lavoratori sulla produzione del pallone, posso dire che ci sarà una standardizzazione del lavoro a Gallo e in Spagna, per non fermare la produzione in momenti di difficoltà e ridurre i costi». Prosegue Stroppiana: «A breve termine il Natale potrà darci una mano, considerando che abbiamo disponibilità di prodotti in magazzino. Sul medio lungo termine stiamo lavorando sui clienti per arrivare a commesse mirate ed effettive, così da ridurre i costi e far lavorare i dipendenti. Stiamo adottando una politica prudenziale. Il mercato internazionale è in difficoltà, ma la solidità della Mondo non è messa in discussione. Al futuro ci stiamo preparando facendo anche ricerca e sviluppo. Purtroppo abbiamo rallentato, ma non ci fermiamo».

Livio Oggero

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