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Carmagnola: il sindaco protesta per la chiusura del pronto soccorso

Carmagnola: il sindaco protesta per la chiusura del pronto soccorso

CARMAGNOLA Con una lettera inviata nella giornata a Regione, Asl To5, Unità di crisi e Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive), il sindaco Ivana Gaveglio ha chiesto chiarimenti circa la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale San Lorenzo, decisa nella giornata di ieri, dopo che un primo provvedimento aveva stabilito un’interruzione notturna del servizio (dalle 20 alle 8). Come nella prima fase dell’emergenza, il nosocomio carmagnolese verrà dunque utilizzato unicamente per i pazienti Covid.

Ricordando come sia fondamentale, in un momento così complicato, la collaborazione tra le istituzioni, in modo da evitare quelle conseguenze causate da «inquietudini ed insofferenze crescenti e palpabili tra le persone», il sindaco carmagnolese ha richiesto delucidazioni, oltre che sulla chiusura del pronto  soccorso, anche in merito alla situazione dei nosocomi di Chieri e Moncalieri (eventuale apertura di pronto soccorso, numero di reparti e posti letto Covid). Una certa perplessità è stata infine dimostrata in relazione alla collocazione del laboratorio analisi, non a Carmagnola, dove si è optato per la conversione del San Lorenzo in ospedale Covid, ma a Moncalieri. In conclusione, il sindaco ha fatto notare che  privare Carmagnola di tale servizio significhi «Sacrificare ulteriormente un bacino di cittadini che deve avere pari dignità e diritti, soprattutto in un periodo di grave emergenza quale quello che stiamo vivendo».

Dennis Bellonio

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