ALBA Il conflitto armeno-azero per il Nagorno Karabak dura da trent’anni. Negli ultimi giorni è arrivato a una guerra dichiarata, causando grandi perdite umane e materiali. Come ogni guerra, questa colpisce soprattutto la popolazione civile, e principalmente donne, bambini e bambine. Grandi stati, fondamentalmente Turchia e Russia, sono coinvolti in questo conflitto, perseguendo i loro interessi geostrategici, ai danni di entrambe le nazioni.
Le Donne in nero di Armenia ci sollecitano a far conoscere la drammatica situazione di questi tempi.
In solidarietà con loro e come sempre impegnate a contrastare violenza e guerra, sosteniamo:
– la dichiarazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu (29 settembre 2020) che invita a un urgente cessate il fuoco e inizio di negoziati;
– tutti coloro che in Nagorno Karabakh, Armenia e Azerbaigian rifiutano la mobilitazione per la guerra – obiettori di coscienza, disertori, attivisti contro la guerra;
– il comunicato antiguerra dei giovani di sinistra dell’Azerbaigian che condannano il conflitto armato, l’odio nazionalista, la militarizzazione e sostengono una soluzione pacifica del conflitto, il dialogo, una pace con giustizia, solidarietà e coesistenza.
Donne in nero contro la guerra, gruppo di Alba