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Facciamo chiarezza: situazione drammatica a Verduno, ma l’assistenza non verrà meno

Alba-Verduno: dei servizi ospedalieri e  ambulatoriali cosa trasloca e cosa resta in città (FOTOGALLERY) 19

ASL CN2 Un comunicato che crea confusione quello inviato dall’ufficio stampa dell’Asl nella serata di martedì 10 novembre. Oggetto della precisazione potrebbero essere la battuta fatta dal direttore generale a Ansa “Se a Verduno continuano ad arrivare malati Covid da ricoverare, saremo costretti a parcheggiarli sui marciapiedi”, una frase drammatica che ha scatenato molte reazioni, ma anche alcune dichiarazioni del direttore della Fondazione Nuovo Ospedale Luciano Scalise.

Il comunicato è stato mal interpretato da numerose testate e visto come una smentita alle parole di Veglio che dalle righe del nostro giornale aveva lanciato l’allarme per la situazione dei ricoveri Covid. Il documento non intende, invece, sminuire la gravità della situazione in atto nell’ospedale di Verduno, ma intende precisare che le parole di Veglio o quelle di Scalise siano state una provocazione, dettata dallo scoramento per l’attuale situazione, perché nessuno verrà lasciato da solo o “Parcheggiato sui marciapiedi”.

 

Ecco il comunicato dell’Ufficio stampa dell’Asl

A seguito degli articoli apparsi nelle ultime ore sui media in relazione all’andamento dei ricoveri per COVID nell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno, risulta necessario provvedere a precisazioni che evidenzino la reale situazione.

 

Come noto, l’ASL CN2 ha sempre rispettato alla lettera le indicazioni – provenienti dalla Regione e dal DIRMEI – relative alla immediata realizzazione di posti letto per il ricovero di pazienti affetti da Coronavirus. L’ospedale di Verduno, come noto, è inserito in una rete regionale di assistenza che va a definire le migliori modalità di tutela e accoglienza per tutti i pazienti della Regione, prevedendo anche la necessità che i pazienti possano essere trasferiti da presidio a presidio.

 

A Verduno, sono stati trasformati reparti e riorganizzate le attività, arrivando a oggi ad avere già allestito oltre 170 posti letto COVID di cui 11 in terapia intensiva e 28 in terapia subintensiva.

 

Quotidianamente, si procede al ricovero di nuovi pazienti COVID le cui condizioni richiedono assistenza ospedaliera; contestualmente, si procede alla dimissione dei pazienti in via di guarigione, grazie anche alla capillare e pronta risposta delle cure territoriali.

 

Tutti i pazienti dell’ospedale Michele e Pietro Ferrero vengono ospitati in ambienti idonei e con attrezzature pienamente adeguate alle necessità, assistiti da medici e infermieri – competenti e abilitati all’esercizio delle professioni – che dimostrano grandissima professionalità e altruismo, profondendo un impegno ben al di sopra di quanto loro normalmente richiesto.

 

Viene di conseguenza smentita ogni possibile interpretazione in merito al rischio che l’assistenza presso l’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno possa risultare insufficiente o inadeguata.

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