La spesa ai tempi del Covid-19 nei paesi senza negozi

Fondi dallo Stato per dare un aiuto ai piccoli negozi
Immagine d'archivio

IL CASO «Non si può vietare lo spostamento fuori da un piccolo Comune così come è vietato uscire dai confini di Torino, Milano, Bergamo o Aosta. Sono due cose molto diverse e la specificità di borghi, villaggi, paesi, moltissimi senza servizi e negozi, nei territori montani o nei piccoli Comuni in zona rossa, deve essere riconosciuta». La puntualizzazione del presidente nazionale dell’Uncem Marco Bussone sul nuovo decreto è molto calzante per definire la situazione che vivono diversi cittadini dei paesi delle Langhe, soprattutto anziani, che non potendo spostarsi a causa delle restrizioni previste in Piemonte, e non avendo un negozio di generi alimentari presente nel territorio di residenza, spesso devono chiedere aiuto alle Amministrazioni comunali per fare la spesa o hanno bisogno di affidarsi ad amici e parenti.

Roddino, per esempio, è stato uno degli ultimi centri a perdere l’unico negozio, quasi un anno fa. Il sindaco Marco Andriano si sta attivando per trovare una soluzione che faciliti la vita della comunità. «In questi giorni sto contattando ogni famiglia del paese per capire quali possano essere le esigenze e attivare i necessari servizi. Attualmente per evitare assembramenti in Municipio, stiamo procedendo alla consegna domiciliare dei sacchetti dei rifiuti. Per quanto riguarda la spesa, invece, i cittadini, il venerdì, possono recarsi al mercato che si tiene in paese».

Sono diversi i Comuni del territorio che non hanno un negozio di alimentari: Bergolo, Bosia, Bonvicino, Camo, Cissone, Paroldo, Perletto, Pezzolo e Trezzo Tinella. A Bergolo il sindaco Mario Marone ha ribadito che l’Amministrazione comunale, con l’aiuto di tre ragazzi che stanno svolgendo il servizio civile, è disponibile a portare la spesa o le medicine a domicilio a chi ne avesse bisogno. A Cissone il sindaco Eugenio Baudana ha organizzato un servizio con un pullmino che il venerdì porta chi lo desidera a Dogliani. «Ognuno potrà fare la spesa al mercato e poi sarà riportato a casa. Il mezzo è molto capiente e sono rispettate tutte le misure anti Covid-19», afferma Baudana.

A Paroldo l’Amministrazione comunale ha espresso la disponibilità di attivare un servizio di consegna della spesa a domicilio con l’aiuto dei volontari della Protezione civile. Il sindaco Alberto Cerrino pubblicherà, invece, a Trezzo Tinella l’elenco dei negozi che faranno la consegna a domicilio, mentre il mercoledì mattina in paese ci sarà un banco al mercato che avrà a disposizione frutta, verdura e generi alimentari. A Bosia la situazione è monitorata, ma attualmente tutti i cittadini riescono a organizzarsi autonomamente, con l’autocertificazione e con l’aiuto dei familiari che lavorano e possono spostarsi nei paesi limitrofi. Il problema dei Comuni sprovvisti di negozi non è una questione solo locale: secondo l’Uncem sono almeno 200 i centri in tutta Italia privi di botteghe di paese.

Daniele Vaira

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