Furto della statua del vignaiolo: una condanna a 4 anni e mezzo

LA MORRA Sentenza di condanna per uno dei due imputati nel processo celebrato al Tribunale di Asti, davanti al giudice Claudia Beconi e al Pm Laura Deodato, per il furto della statua al vignaiolo d’Italia, inaugurata nel 1972 sul belvedere di La Morra.

Il giudizio con rito abbreviato ha inflitto a Zanir Xhambazi, quarantaquattrenne, di origine albanese, una pena di 4 anni e mezzo di carcere, l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e il pagamento di 10mila euro di provvisionale al Comune di La Morra. È stata disposta, inoltre, la sua espulsione dall’Italia, a pena espiata.

Furto della statua del vignaiolo: una condanna a 4 anni e mezzo
La statua fu rubata da un deposito dove era stata ricoverata mentre erano in corso i lavori per la riqualificazione di piazza Castello, luogo in cui aveva fatto bella mostra di sé per oltre 40 anni.

Secondo quanto riferito dall’avvocato Gianluca Bona di Asti, difensore dell’imputato, la pena carceraria tiene conto anche di altri episodi di furto. Annunciando l’intenzione di fare appello, il legale ha commentato: «Considerata la collaborazione dell’imputato, che ha ammesso il proprio coinvolgimento, ma di non sapere che fine avesse fatto la statua, si poteva arrivare a una pena più mite. Circa l’espulsione, il mio assistito ha la cittadinanza italiana». Soddisfatto l’avvocato albese Silvia Calzolaro, che ha rappresentato il Comune di La Morra, costituito parte civile, e il cui sindaco, Marialuisa Ascheri, ha presenziato a tutte le udienze. «È stata inflitta una pena esemplare a chi ha rubato l’“anima” di La Morra e un pezzo di storia di Langa. Non si è trattato di un furto qualunque, ma di uno sfregio al paese. La statua rappresenta, infatti, l’eroe umile e sconosciuto, che da secoli sorregge con il suo lavoro la viticoltura pregiata di tutto il mondo, e chi ha saputo trasformare questa terra nel cinquantesimo sito italiano patrimonio dell’umanità», ha detto Calzolaro.

A oggi, restano sconosciute le sorti della statua. Risulta, inoltre, ancora irreperibile il secondo imputato, Oscar Alexandru But, che sarà processato dal Tribunale di Pavia per un’eccezione di competenze territoriali.

Il furto era avvenuto nella notte del 16 dicembre 2018. Realizzata in bronzo dall’artista Antonio Munciguerra, l’opera era stata collocata in un deposito, per i lavori in corso in piazza Castello.

Manuela Zoccola

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