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Respinto l’ordine del giorno di Marello sul ripristino delle corse ferroviarie sospese

L'Uncem chiede di riattivare subito la ferrovia Cuneo-Nizza

TRASPORTI È stato respinto, con il parere contrario della Giunta e il voto contrario della maggioranza di centrodestra, l’ordine del giorno sul ripristino delle corse ferroviarie sospese presentato dal consigliere Maurizio Marello (Pd) che fu formulato a settembre quando la Giunta aveva rinnovato la sospensione di tratte ferroviarie in diverse aree del Piemonte confermando i tagli effettuati durante la prima fase dell’emergenza Covid.

«In esso ponevo obiettivi semplici ma fondamentali», ha spiegato Marello, «come quello di fermare la politica di tagli in corso in grado di allontanare sempre più i cittadini dal servizio ferroviario: da poco in diverse province piemontesi erano state sospese alcune tratte. Chiedevo poi di revocare la sospensione di linee già avviata nel 2012 quando la Giunta Cota fece una serie di tagli molto pesanti interrompendo collegamenti importantissimi (un esempio su tutti è la linea Alba-Asti-Nizza-Milano chiusa in quell’anno e che oggi necessita di interventi strutturali ma è strategica in quanto potrebbe garantire un collegamento tra Cuneo a Milano). Un ultimo aspetto sul quale vorrei porre l’accento è relativo a quanto la vicenda del Covid stia mutando il sistema della mobilità e per questo sia necessario porre mano a una visione complessiva: il presente e il futuro richiedono nuove Cavallermaggiore: XXIII edizione della giornata di riconoscenza al volontariato “Il Cuore nel Sociale, il Sociale nel Cuore” trasmessa in streaming 1strategie».

«Avevo chiesto perciò alla Giunta uno sforzo per cessare la politica dei tagli e cercare nuove opportunità: appello che è caduto nel vuoto », ha proseguito il consigliere. «Mi colpisce il fatto che il contenuto di questo ordine del giorno sia stato, in campagna elettorale, patrimonio di tutte le forze politiche che oggi siedono in Consiglio regionale e che, all’atto di suggerire linee programmatiche che vadano nella direzione del rafforzamento e dello sviluppo ferroviario, purtroppo si sia giunti ad un voto contrario dei consiglieri della Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia».

Dello stesso avviso i colleghi consiglieri Pd Monica Canalis e Alberto Avetta che hanno ricordato la triste sorte delle tratte Pinerolo-Torre Pellice e Chivass -Asti da tempo abbandonate: «La Giunta regionale sembra fare una scelta molto precisa di sacrificio del trasporto ferroviario», hanno commentato., «Il treno è il mezzo di trasporto più sostenibile e rispettoso dell’ambiente».

«Non possiamo più accettare giustificazioni esclusivamente di tipo economico su questa tematica considerata l’importanza vitale di riaprire le linee sospese», ha aggiunto infine il vonsigliere Ivano Martinetti (Movimento 5 stelle).

«Chi governa oggi il Piemonte ha gettato la maschera», ha concluso amaramente Marello. «Altro che riaprire le linee sospese come la Alba-Asti-Nizza, la Bra-Cavallermaggiore o la Saluzzo-Savigliano, solo per citarne alcune. Altro che potenziare il treno. Lor signori che ci governano, in testa l’assessore ai trasporti Marco Gabusi, hanno in mente l’esatto contrario: piste ciclabili al posto dei binari e pullman in luogo dei treni. Da parte nostra, tuttavia, lotteremo per impedire questo scempio».

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