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Acna: interrogazione di Taricco sulla bonifica e la riconversione del sito

Il senatore Taricco eletto vicepresidente  della Commissione per la semplificazione

VALLE BORMIDA Il senatore del Pd Mino Taricco, con i colleghi Rossomando, Biti, Stefano, Rojc, Boldrini, Giacobbe, Laus, Ferrazzi, Pittella, Iori e Verducci, hanno presentato un’interrogazione a risposta orale in commissione ai ministri della Giustizia, delle Infrastrutture e dell’ambiente per avere chiarimenti in merito al susseguirsi di ipotesi di utilizzo del sito ex-Acna, oltre a richiedere il massimo impegno e la vigilanza per l’ultimazione della bonifica e la completa messa in sicurezza dell’ex sito industriale.

Precisa il senatore Taricco: «A seguito della bonifica dell’intera area industriale, nella quale ancora sono presenti 4 milioni di metri cubi di rifiuti pericolosi, la popolazione del territorio continua a richiedere garanzie sulla messa in sicurezza del sito, pur essendo ultimati gli interventi di confinamento ed i conferimenti, per evitare anche che nuovi eventi climatici o alluvionali possano ingenerare nuove emergenze. Il tema è tornato di grandissima attualità soprattutto dopo che si sono concentrate sul sito attenzioni per un suo presunto riutilizzo, in ultimo a seguito dell’interesse da parte dei Ministeri della Giustizia e delle Infrastrutture per un nuovo carcere sull’area A2 attualmente dismessa.  In merito a questa ipotesi si sono espresse criticamente sia le associazioni impegnate in materia di tutela della salute e della salvaguardia ambientale, sia il garante regionale dei detenuti che ha ribadito criticità logistiche e strutturali dell’area».

Il sito Acna sarà messo in sicurezza entro il 2021?

Conclude Taricco: «Abbiamo voluto sollecitare la massima attenzione soprattutto perché riteniamo sia necessario monitorare il processo di bonifica e di messa in sicurezza del sito, sia per chiarire l’effettiva natura dell’interesse da parte dei Ministeri competenti sull’oggettiva possibilità di realizzazione in Valle Bormida del nuovo carcere della provincia di Savona. È per questi motivi che abbiamo voluto sollecitare i Ministeri competenti a garantire il massimo impegno e la vigilanza nell’ultimazione degli interventi di bonifica e la completa messa in sicurezza del sito industriale, avendo cura in ogni caso di evitare qualunque destinazione che possa aggravare ulteriormente la già compromessa e delicata situazione ambientale della Valle».

 

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