Covid, commercianti: «Dalle riaperture ci aspettavamo di più»

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COMMERCIO «Andiamo verso la zona gialla, ma è peggio di quella precedente: non si potrà entrare nei bar o nei ristoranti, ci sarà il coprifuoco. Per una fetta importante degli esercizi vuol dire continuare con l’asporto e basta. Questo per colpa di chi non rispetta le regole». Così la presidente dell’Ascom, Maria Luisa Coppa, commenta l’imminente ritorno del Piemonte in zona gialla.

«La questione sanitaria è primaria, ci sono preoccupazioni. Noi stessi cercheremo di fare tutto il possibile perché i valori pandemici siano contenuti, siamo disponibili ad accettare le regole per potere continuare a lavorare, ma c’è una situazione economica ogni giorno più pesante che chiedono di poter lavorare. Paghiamo il prezzo anche di un non controllo, c’è una rabbia che sta crescendo», ha aggiunto.

«È un primo passo verso la riapertura, c’è un filo di speranza ma anche una grande delusione. Ci aspettavamo qualcosa di più. Il percorso di riapertura deve essere fatto di tappe certe, questa è una prima tappa, ogni conquista deve essere definita senza passi indietro. Un percorso che va accelerato sia sulla somministrazione al chiuso, sia sul coprifuoco. Va anche sostenuto e accompagnato», sottolinea Alessandro Mautino, presidente dell’Epat Torino.

Ansa

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