Il racconto degli studenti sulla Shoah diventerà un libro finanziato dal Comune

Il racconto degli studenti sulla Shoah diventerà un libro finanziato dal Comune

NARZOLE La vicenda dell’eremita Cech rivive, la storia inventata di due ragazzini israeliti e l’immane tragedia dello sterminio degli ebrei: temi uniti, dagli alunni delle quinte elementari della scuola cittadina, per realizzare il racconto illustrato, vincitore del terzo premio del concorso Mombaroccio-Sarano. Luci nel buio della shoah, il titolo del concorso, riservato alle scuole, giunto alla terza edizione, sostenuto fra gli altri enti dalla Comunità ebraica italiana di Gerusalemme, ricorda la famiglia ebraica Sarano che si salvò, durante la fase finale della Seconda guerra mondiale, dalla deportazione nei capi di sterminio nazista, grazie alla solidarietà degli abitanti di Mombaroccio, borgo in provincia di Pesaro Urbino, dei francescani locali e di un comandante dell’esercito tedesco.

Spiega Valerio Ferrero, il docente che, assieme alla collega Pieranna Paolazzo, ha seguito gli studenti nelle fasi del progetto: «La proposta di aderire al concorso è arrivata proprio mentre ci preparavamo a parlare della Giornata della memoria, un argomento che abbiamo affrontato partendo dal razzismo e le differenze culturali per arrivare a passi al Diario di Anna Frank». La tappa seguente sono state le interviste agli anziani del paese, svolte dai ragazzi e una fermata in biblioteca: «Abbiamo letto passi dal diario di Anna Frank e anche altri libri. poi è stato chiesto ai bambini di immaginare una storia».

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I protagonisti inventati sono Edna e il fratello Daniel: nel 1944 la ragazzina viene deportata col padre, da Cherasco, «sappiamo che li vivevano delle famiglie israelite», ad Auschwitz, il fratello non viene catturato e sopravvive, grazie all’eremita vissuto in una grotta. Ad agosto del 1945, nel racconto dei ragazzi, i due fratelli si ritrovano. L’altra parte del lavoro sono state le illustrazioni, raggruppate e raccordate con il racconto per farne un libro. «L’amministrazione ci ha comunicato l’intenzione di fare del racconto dei ragazzi un libro che verrà pubblicato a spese del Municipio», conclude Ferrero.

Davide Gallesio

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