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A Gorzegno una lunga estate di arte, spettacoli e pietra di Langa

A Gorzegno una lunga estate di arte, spettacoli e pietra di Langa
L'assessore Romano Vola ha illustrato i programmi nelle sede albese dell'Atl.

GORZEGNO La scommessa dello scorso anno sul rilancio del paese, come dice il sindaco Marco Chinazzo, è stata vinta ampiamente. E così, Gorzegno ha deciso di rilanciare, con un calendario di manifestazioni che va dal 25 giugno al 4-5 settembre, quando si terrà il secondo Festival delle magie. Il regista dell’operazione è ancora una volta l’ex sindaco di Bergolo Romano Vola, da due anni assessore esterno a Gorzegno. «Da tempo c’era scarsa attenzione sul paese, ma Comune e volontari hanno messo in moto un progetto con risultati lusinghieri. Lo scorso anno, in due giorni, circa 2.500 persone sono venute in paese», afferma Vola, che per il programma 2021 si è affidato allo studio Letizia, allo storico Giordano Berti, alle guide turistiche Irene Sandri e Marcello Bertino, alla Pro loco guidata da Ermanno Robaldo, all’artista e ricercatore Walter Accigliaro, all’architetto Piero Dotta e all’esperto di ambiente Roberto Cavallo.

«L’anno scorso abbiamo lanciato un’iniziativa nuova per dare un segnale forte. Il paese era brutto, ma grazie al lavoro di tutti è tornato a fiorire», ha detto Chinazzo presentando i progetti di Gorzegno nella sede dell’Atl. A proposito di abbellimento del paese, il vicepresidente della fondazione Crc Giuliano Viglione ha ricordato l’abbattimento, previsto dal bando Distruzione, di un capannone in disuso, annunciando anche un possibile intervento sulla galleria all’ingresso dell’abitato.

La lunga estate gorzegnese inizierà venerdì 25 giugno, con la prima serata del ciclo Venerdì green, che prevede sei conferenze su temi ambientali, e sabato 26, con l’inaugurazione della mostra internazionale di scultura contemporanea “Sulle orme di Michelangelo” e l’apertura di una nuova sezione del Museo delle pietre parlanti. Entreranno a far parte del percorso quattro luoghi periferici di Gorzegno: la cappella di San Rocco, l’antico mulino, contrada Costa e la pieve di Santa Maria della neve. Nel museo etnografico a cielo aperto saranno anche inseriti manufatti che dimostrano l’importanza della pietra per la gente di Langa: macine di mulino, mole, lavatoi e basi per la spremitura dell’uva. Sempre il 26 giugno, sul sagrato della chiesa di San Martino, inizierà la rassegna di spettacoli teatrali e concerti, articolata su sei appuntamenti e prenderanno il via le visite guidate ai castelli della Valle Bormida.

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Attorno ai ruderi del castello di Gorzegno ruota il progetto di rilancio del paese fin dal 2019, subito dopo l’insediamento dell’Amministrazione Chinazzo. L’architetto Dotta ha ricordato la messa in sicurezza d’urgenza della torre e ha sottolineato che ora si dovranno rimuovere gli alberi cresciuti all’interno del maniero per poter effettuare altri rilievi. Uno dei protagonisti del racconto di Beppe Fenoglio Un giorno di fuoco, parlando del castello di Gorzegno, affermava che un tempo era più bello di quello di Monesiglio, ma che «adesso se ne va in briciole e il Comune ce lo lascia andare». Ora non è più così e il Comune sta cercando di salvare il salvabile.

Corrado Olocco

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