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Guardia di finanza arresta altre sette persone per traffico di rottami ferrosi

TORINO Sette arresti e beni sequestrati per oltre 43 milioni di euro a un’azienda. Sono questi i momentanei risultati dell’indagine condotta dalla Guardia di finanza di Torino, in collaborazione con quella di Napoli, che ha smascherato un traffico internazionale di rifiuti metallici e produzione di documenti dichiaranti operazioni mai avvenute.

L’operazione “Ferramiù” era iniziata a marzo. Con le attuali sentenze emesse dal Giudice per le indagini preliminari di Torino, il totale delle persone in stato d’arresto sale a 22.

I 43 milioni sono stati sequestrati a un’azienda lombarda coinvolta nella copertura documentale e contabile dei rifiuti metallici illecitamente reperiti sul territorio italiano. In seguito era attestato falsamente il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa dell’Unione europea. I rifiuti venivano consegnati a fonderie o società del settore e, in seguito, reimmessi nel mercato.

La somma sequestrata include denaro contante, immobili e quote societarie riconducibili agli indagati. A marzo, il valore dei beni sequestrati ammontava a oltre 130 milioni, trovati in aziende di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Molise e Campania e Paesi dell’Est Europa.

Davide Barile

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